Aria nuova, per la politica italiana. I vecchi schemi, a cui eravamo abituati in occasione della formazione di un nuovo governo, oggi non hanno più validità, e vanno adeguati ai mutamenti del tempo. Negli attuali percorsi, tra le forze, per trovare intese sul prossimo esecutivo, si nota la differenza tra i nostri politici, e quelli di altri popoli europei. Noi, rumorosi e polemici, gli altri invece, più discreti e intenti a trovare soluzioni, al limite del possibile. Raggiunto l'obiettivo di intesa, ciascuno per la sua strada, verso 'il bene comune'.
Alla fine il dialogo paga, e risolve i problemi dei cittadini.
Meno arroganza aiuta
Non ci si può arroccare sulle proprie convinzioni credendole le migliori in assoluto: è sbagliato. Da notare che questi atteggiamenti, in gran parte dovuti ai residui rancori della campagna elettorale, non aiutano la ricerca degli accordi necessari per l'intesa di Governo. Gli elettori sono comunque attenti, e partecipano a tutti i vari passaggi del dibattito in corso, ed esprimono la loro opinione, anche attraverso i sondaggi che si ripetono molto spesso. Ignorarli diventa superficialità.
Nuovo quadro politico
Un sondaggio recente, infatti, emesso dall'Istituto Ixè e pubblicato dal 'Fatto Quotidiano' del 15/04/2018, fotografa la nostra situazione politica attuale.
A poco più di un mese dalle elezioni del 4/03/2018, secondo le intenzioni di voto, la Lega ha raggiunto il 21%, diventando così il secondo partito italiano, il M5S il 34% continuando la sua ascesa, e il Cdx ha superato la soglia del 38%. Al PD viene attribuito il 16,6%, a FI il 12,2%, a Flli dII il 4,6%. Piccolo incremento per LeU al 3,6%, a Potere al popolo il 2,4%, a più Europa di Emma Bonino 1,1%, Noi per l'Italia-UDC 0,6%, Insieme e civica popolare 0,7%.
Il bacino potenziale dei due partiti emergenti schizza al 44% per il M5S , mentre per la Lega al 38%( intera consistenza del Cdx). Guadagnano posizioni di affidabilità Luigi Di Maio e Matteo Salvini, mentre cala quella di Matteo Renzi.
Come si può osservare, i partiti tradizionali perdono consensi, e questo fatto ci deve far riflettere.
Soprattutto, ci si deve interrogare sul significato di 'cosa pubblica', e sulla sua gestione, che dev'essere molto oculata. E' finito il tempo 'dell'assalto alla diligenza', e bisogna pensare al nostri figli ed anche ai nostri nipoti. Riscoprire i valori veri, che ci hanno consentito di ricostruire un Paese Italia, dalle macerie di una guerra.