Ad oggi, diverse società di head hunting operano nel campo della Moda aprendo nuovi orizzonti per i giovani che intendono lavorare in questo esclusivo settore. Sono state attivate collaborazioni con molte scuole e con altri interessanti progetti. Si cercano giovani talenti pronti a intraprendere la carriera da stilisti e non solo. Tra queste compagini vi è anche la Suitex International.

Negli ultimi anni, grazie al fenomeno "streetwear", milioni di giovani hanno iniziato ad avvicinarsi al mondo della moda e alle sue svariate sfaccettature.

Nonostante il significato di moda sia "novità", essa esiste da sempre e, allo stesso tempo, è in continuo mutamento.

Ma quali sono i principi che questo settore sfrutta per essere un elemento di rilievo nella storia dell'uomo da ormai svariati secoli?

Siamo d'accordo con Simmel (sociologo di gran spicco, vissuto tra la seconda metà dell'Ottocento e i primi anni del Novecento), secondo cui la moda vive grazie al dualismo di due tendenze psicologiche contrapposte ma strettamente collegate: l'imitazione e la diversificazione.

Esaminiamo i due aspetti

L'imitazione è il trasferimento della vita di un gruppo nell'esistenza individuale. Il concetto può sembrare a prima vista complesso, ma si tratta semplicemente della tendenza di un determinato soggetto ad adeguarsi ad un gruppo sociale. Tramite l'imitazione, dunque, una persona non si sentirà sola nel suo agire, ma sicura delle proprie azioni.

Questo principio deriva dal bisogno umano di fondere il singolo nell'universale, e quindi l'individuo nel gruppo. Al contrario, il principio di diversificazione agisce per paura dell'anonimia, ovvero di una perdita della personalità individuale.

La moda è una forma di vita, attraverso cui la tendenza all'uguaglianza sociale e alla differenziazione individuale si congiunge in un fare unitario che si traduce in due forze: una interna (imitazione) che ci rende membri di un gruppo, e una esterna (differenziazione) che ci fa sentire diversificati da chi non ne fa parte.

Ciò rende minima l'anonimia, poiché anche uniformandoci al gruppo, quest'ultimo si differenzia dagli altri: è questo il modo attraverso cui due tendenze così diverse si incontrano.

La moda del momento: lo "streetwear"

Chi segue una certa moda si sente connesso ad un determinato gruppo, e distinto da chi non la segue. Con l'arrivo del fenomeno "streetwear", infatti, coloro che hanno iniziato a vestirsi con le marche e lo stile appartenente a questa tendenza, hanno dato un vero e proprio nome a questo gruppo sociale e, in primo luogo, agli individui che ne fanno parte, che vengono chiamati "hypebeast".

Coloro che seguono il trend in modo tanto costante quanto estremo, trasformano una semplice moda in uno stile di vita, arrivando ad adottare uno standard di comportamenti ed atteggiamenti singolari, simili all'interno del gruppo, che li distingue nettamente dalla massa.

Non si può giudicare in modo univoco la moda come un bene o un male, come fenomeno da seguire o da odiare ma, come per ogni cosa, c'è un limite da non superare, poiché si potrebbe sfociare (citando ancora Simmel) in un "egocentrismo metropolitano", fenomeno che si verifica quando un soggetto, o in questo caso un gruppo, tenta in modo esagerato di distinguersi, creando una vera e propria "parodia" di sé.

Resta comunque il fatto che tale fenomeno continua a condizionare direttamente o indirettamente la nostra quotidianità.