In una fase critica per la Politica in generale, azzardare pronostici o indicare vie d'uscita per evitare il definitivo tracollo della sinistra e, in primis, del Partito Democratico, pare davvero difficile e complicato. Ma attualmente, anche solo dando un'occhiata superficiale al tutto, solamente Dario Franceschini e Massimo Cacciari, in cooperazione o su piani distinti, sembrano davvero gli unici in grado di poter traghettare il Pd verso orizzonti migliori.

Le prospettive future del PD

È inutile negarlo, sondaggi a parte, il Partito Democratico rischia davvero e in modo irreversibile di scomparire dalla scena politica italiana.

Colpa di Renzi? Di Martina? Nessuno può dirlo, dal momento che sono troppe le variabili soggette a mutamenti nel 'carrozzone' della politica italiana. Certo, quando si passa da un consenso superiore al 40 % al minimo storico, attenuanti a parte, resta poco da dire e aggiungere e, di certo, la colpa non è da attribuirsi alla Casaleggio e associati o alla Lega di Salvini che, senza ombra di dubbio, hanno saputo intercettare al meglio le istanze degli italiani. E allora? Non possiamo negare che Dario Franceschini e Massimo Cacciari in questo momento storico possiedano maggior carisma di altri dirigenti anche loro dentro al Partito Democratico. Questo non significa che potrebbero risolvere un problema le cui dimensioni sembrano piuttosto allarmanti, ma, quantomeno, anche in forza della loro capacità dialettica ed apertura mentale, potrebbero almeno evitare una discesa in caduta libera di un partito che era giunto a livelli davvero elevatissimi di consenso.

Il filosofo e l'avvocato

Non stiamo ipotizzando una direzione a due del Partito Democratico, magari con gestione paritaria tra Franceschini e Cacciari, però senza dubbio possiamo affermare che sembrano veramente i due 'politici' che, in sinergia più o meno variabile e magari con lo zampino di qualche collega di partito ben navigato come Fassino, o qualche personaggio che ha dimostrato buone capacità sul campo come Carlo Calenda, potrebbero aiutare la sinistra e il PD in particolare ad uscire da una impasse che definire orribile pare poco.

Quindi: un filosofo, Massimo Cacciari, già sindaco di Venezia e pensatore di primo livello, intuitivo, concreto, con visualizzazioni protese sul futuro, e un avvocato che proviene dalla militanza nel Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana passando poi per la Margherita e per l'Ulivo fino agli incarichi nei governi D'Alema, Amato, Letta, Renzi e Gentiloni, mostrando però sempre grande abilità, capacità dialettica, esperienza, ampiezza di visuale, potrebbero aiutare a risollevare le sorti di un partito in procinto ormai di perdere la propria base elettorale? A nostro avviso possono dare il loro contributo. Ai posteri l'ardua sentenza.