Dopo la diffusione dell'audio di Rocco Casalino, il Movimento 5 Stelle ha ripreso una feroce campagna contro i giornali che non sarebbero ''imparziali nell'informazione''. Considerate alcune rilevanti coincidenze, però, vien da chiedersi se l'intenzione del partito non sia quella di abolire l'Ordine dei giornalisti, annunciata ieri, ma i giornalisti stessi.
Il rancore del M5S verso i media
Tre articoli in tre giorni, uno più agguerrito dell'altro. E' quanto pubblicato sul Blog delle stelle, che parte dall' ''indegno Sallusti'' e si conclude con l'aver già messo ''sul tavolo di Governo'' un provvedimento per sopprimere l'Odg.
Non appena sono scoppiate le polemiche sullo scandalo Casalino, i 5 Stelle hanno provveduto a compensare mettendo alla gogna Alessandro Sallusti, reo d'aver scritto un editoriale in cui definiva mafioso l'atteggiamento del portavoce di Palazzo Chigi. ''Paragonare una forza politica votata dal 32% dei cittadini alla mafia non è giornalismo, non è nemmeno solo bieca propaganda. È uno schifo indegno. La stampa controllata dai partiti è un serio problema, perché inquina in maniera deleteria il dibattito pubblico, conducendo ad abomini di questo tipo'', si legge sul blog, prima di concludere che l'unica soluzione è ''la nostra legge sull'editoria, che elimina i finanziamenti pubblici diretti e indiretti e che incentiva editori puri''.
Il giorno dopo, appare un secondo articolo, che denuncia ''l'attacco dei media contro il MoVimento'', al fine di arrestare il Cambiamento. ''Nella democrazia italiana, non si era mai visto un Governo fare gli interessi dei cittadini e combattere le lobby. Non si era mai visto un decreto che abbatte finalmente la corruzione.
Non si era mai visto un ministro delle Infrastrutture che toglie le concessioni ad Autostrade fregandosene dei Benetton. Non si era mai vista una Manovra del popolo che istituisce il Reddito di Cittadinanza e che elimina la povertà. Noi non molliamo e continuiamo il cambiamento. Spegnete la tv!'', recita il commento, senza badare al dato di fatto che la maggior parte dei punti citati non sono ancora operativi, ma solo annunciati con tono propagandistico o abbozzati.
Ma non è il caso di dilungarsi su questi dettagli, perchè proprio ieri è uscito un terzo avvertimento. ''L'Ordine dei giornalisti non serve, aboliamolo'' proclama il titolo, che viene spiegato in seguito: ''A cosa serve l'ordine dei giornalisti se non sanziona la diffusione delle notizie false e i comportamenti anti-etici di giornalisti mossi solo da interessi di partito? A niente''. Non resta quindi che abolirlo, senza mezzi termini. Peccato, però, che il corpo del testo non si scagli con l'Ordine in modo generico, ma con casi ben specifici. La diffusione dell'audio privato di Casalino, la ''mega fake news'' di Beatrice Di Maio e Jacopo Iacoboni, l'incontro tra Salvini e Casaleggio e, infine, gli sms di Luigi Di Maio sulla vicenda Marra.
Tutti di giornalisti appartenenti all'Ordine, certo, ma tutti episodi che hanno coinvolto il partito, dimostrando un atteggiamento pretestuoso.
Il timore: attacco alla libertà di stampa
Oltre al rancore, l'attacco mirato dimostra uno spirito fortemente anti-democratico, ed è pertanto lecito domandarsi se la proposta di abolire l'Odg non nasconda invece l'intenzione di limitare la libertà dei giornalisti. In questo modo, verrebbe a crearsi una terza caratteristica: l'incoerenza. Di fronte alla riforma del diritto d'autore da parte di tutta l'Unione Europea, il leader del MoVimento aveva subito lanciato l'allarme. La rattifica del copyright, per Di Maio, rappresentava "un grave pericolo", in quanto avrebbe potuto ''mettere il bavaglio alla rete" e determinare così un effetto censura.
Dai numerosi siti ed esperti informatici che analizzano regolarmente i contenuti online, però, è evidente che la quantità di fake news presente sul web sia equiparabile, anzi, maggiore di quella che si riscontra sulla stampa cartacea, soprattutto se si prendono in considerazione i quotidiani più 'moderati' e affidabili. E' così urgente, dunque, intervenire sui giornalisti di professione? E' così irrinunciabile dichiarare lotta all'Ordine e ai ''giornali di partito'', tra l'altro citando solo quelli più critici all'attuale governo e al M5S? D'altro canto, anche gli articoli del Blog pentastellato sono 'di parte' e quindi 'impuri'. Secondo la logica giustizialista e assolutista, andrebbero oscurati dall'opinione pubblica anche quelli.