Questa prima parte di stagione azzurra, dove le nazionali maschili e femminili hanno affrontato il lungo percorso della Volleyball National League, sta volgendo al termine ed è tempo di fare un primo piccolo bilancio. La nazionale femminile di coach Mazzanti non ha deluso le aspettative qualificandosi alle Final Six, confermandosi una solida realtà e mostrando della valide alternative che potranno tornare molto utili quando la posta in palio sarà molto più importante: Sorokaite, Pietrini, Alberti, Fahr sono solo la punta dell'iceberg di un movimento che sforna in continuazione alternative al sestetto titolare con il quale negli ultimi anni le azzurre hanno vinto e convinto.

Diverso e più lungo invece il discorso sull'Italia di Gianlorenzo Blengini, che ha lavorato con un gruppo ampio mettendo alla prova molti giocatori, ai quali ha dato fiducia nonostante le perplessità iniziali da parte di molti: alcuni sono stati chiamati ad una prova di maturità, altri a dimostrare il loro reale valore, in alcuni casi nascosto nell'ombra di qualche giocatore straniero preferito nei sestetti base delle squadre di Superlega. Con questo gruppo Blengini non ha ottenuto risultati eclatanti in campo, ma ha trovato qualcosa di molto più importante.

Giannelli capitano e leader

Tra i tanti "big" lasciati a casa uno solo ha giocato quasi sempre, Simone Giannelli. Il motivo è presto detto: è lui il leader scelto da Chicco Blengini per guidare la selezione italiana sia oggi che nel futuro.

È il faro dell'Italia.

Capitano, nonostante i soli 23 anni, durante questa VNL non stupirebbe nessuno vederlo confermato con la striscia sotto il numero anche quando torneranno i senatori del gruppo. Ha il carattere, la personalità e le capacità tecniche per reggere questo ruolo nel quale si è calato alla perfezione.

I giovani di banda ci sono. E giocano bene

Il tifoso medio ha vissuto gli ultimi mesi nel dramma dopo l'addio (poi ritrattato) alla nazionale di Juantorena, non vedendo alternative valide mettersi in mostra durante il campionato.

Da qui la decisione coraggiosa e meravigliosa di Blengini: i giovani non godono della fiducia del proprio club dove sono spesso relegati in panchina?

Ci pensa il selezionatore azzurro. Così ecco spuntare dal cilindro un ragazzo tecnicamente già pronto come Cavuto ed uno schiacciatore giovanissimo come Lavia, capace già di reggere il campo da titolare a livello internazionale. Oltre a loro non ha sfigurato nemmeno Raffaelli, il più vecchio dei tre schiacciatori provati dal CT (è un classe '95), rasserenando chi vedeva solo buio dietro ai titolarissimi Lanza e Juantorena.

La rinascita di Antonov

Curiosa anche la scelta di dare un'altra chance ad Oleg: quasi trentunenne, uscito dai radar della Superlega, non aveva mai convinto a pieno nelle ultime uscite con la nazionale. Eppure Blengini lo ha voluto e sfruttato molto in questa competizione, dove è stato una delle bocche di fuoco più utilizzate e, in attacco, sicuramente il più convincente del team.

Purtroppo in ricezione è andato più volte in difficoltà, ma dandogli tutta questa fiducia il nostro Coach lo ha recuperato e potrebbe risultare un cambio utilissimo di prima linea quando ci sarà da lottare per raggiungere la qualificazione olimpica.

Dietro Zaytsev sono pronti Nelli e Pinali

Anche nel ruolo di opposto si sono alternati due giocatori accolti con scetticismo ma che poi si sono rivelati determinanti: prima Nelli, che a Trento ha fatto panchina a Vettori durante l'anno, poi Pinali (riserva a Modena dello Zar) si sono sempre fatti trovare col braccio caldo ed hanno retto l'urto della titolarità senza paura, mettendo entrambi tantissimi palloni a terra. Se ad inizio estate Zaytsev sembrava nell'opinione pubblica l'unico opposto in Italia, dopo aver visto questi ragazzi all'opera, in molti staranno più sereni nel caso in cui venga un raffreddore al nostro Zar.

In TV ottimi ascolti per la giovane Italia

Anche nell'ultima partita persa contro la Polonia la nazionale è stata seguita con attenzione da una media di ben 464.000 telespettatori. Trasmessa dal canale NOVE in diretta, per due ore e 46 minuti, ha raggiunto uno share del 2,7%. Risultati che non possono che essere considerati soddisfacenti.

Le convocazioni per l'ultimo appuntamento a Brasilia

L'Italia affronterà questo quinto e ultimo round cercando la qualificazione alla Final Six di Chicago consapevole di aver già fatto tanto ad arrivare fin qui ancora in lotta per la fase finale. Blengini, che deve ritenersi soddisfatto del percorso fatto fin qui, ha deciso di convocare una nazionale ancora più sperimentale, lasciando a casa anche Capitan Giannelli e l'opposto Gabriele Nelli, passato a Piacenza durante questa sessione di mercato.

I convocati: Spirito, Sbertoli, Pinali, Argenta, Pesaresi, Balaso, Lavia, Raffaelli, Cavuto, Antonov, Polo, Russo, Mazzone, Ricci.