Il decreto del governo sulle limitazioni alla circolazione (da e per Lombardia e altre 14 province) arriva dopo un monito importante della rivista The Lancet e dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Sebbene l'OMS non abbia ancora qualificato l'epidemia di Covid-19 come pandemia, la diffusione del virus in un elevato numero di paesi al di fuori della CIna aumenta di giorno in giorno.La situazione in Italia alle ore 18.00 si attestava su 6387 contagi, 366 decessi e 622 guarigioni (fonte sito del Ministero della Sanità).
#coronavirus @TheLancet ammonisce
— Nino Cartabellotta (@Cartabellotta) 7 marzo 2020
- Sforzi colossali #Cina hanno salvato migliaia di vite
- Paesi reddito elevato devono gestire epidemia in maniera decisa senza timore conseguenze economiche e sociali da restrizione libertà cittadini@Quirinale @GiuseppeConteIT @robersperanza pic.twitter.com/Z2xe3OlOAs
Secondo The Lancet, autorevole rivista internazionale di medicina, è possibile che le azioni di contenimento dei governi occidentali siano state lente e insufficienti.
La drastica restrizione della circolazione in Lombardia e nelle altre province stabilita dall'ultimo decreto del governo Conte appare un passo avanti verso una gestione più adeguata dell'emergenza.
Le misure di contrasto al Covid-19 realizzate in Cina
L'OMS ha realizzato tra il 16 e il 24 febbraio scorso una missione ispettiva per approfondire la conoscenza delle misure di contrasto poste in essere dal governo cinese. Dalla lettura del report sulla missione emerge un giudizio molto positivo. La reazione del paese, operata in modo drastico e tempestivo viene definita come il più "ambizioso, agile e aggressivo sforzo di contenimento delle malattie della storia". La Cina sembra aver evitato un numero considerevole di contagi e di decessi, anche a costo di interrompere per circa un mese settori rilevanti dell'attività produttiva del paese.
Secondo la WHO-China Joint Mission, l'azione di contrasto intrapresa dalla Cina è l'unica che può dare risultati (https://t.co/cLmtoM6LwH).
— Fabio Sabatini (@FabbioSabatini) 7 marzo 2020
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Il successo della strategia cinese oltre che dall'elevato grado di ingerenza nella società dell'apparato amministrativo, tipiche di un regime autoritario, è dipeso anche dalla efficace risposta dei cittadini che hanno seguito diligentemente le indicazioni ricevute dalle autorità.
L'OMS raccomanda a tutti i paesi di seguire l'esempio della Cina e di attivare tutti i protocolli di contenimento sanitario per contenere la diffusione virale, ponendo in secondo piano le conseguenze immediate per l'economia.
La lezione cinese contro il Covid-19
Sebbene nei paesi occidentali il controllo dello stato sulla società sia inferiore a quello praticato dal regime totalitario cinese, ci sono importanti lezioni che anche i regimi democratici possono trarre dall'esperienza della Cina nel limitare la diffusione del Covid-19.
Purtroppo, secondo l'editoriale di The Lancet ad oggi sembra che queste lezioni non vengano seguite fino in fondo.
L'editoriale della rivista mette in guardia in particolare nei confronti delle sfide che questa epidemia presenta per a medio e basso reddito. Questi ultimi presentano sistemi sanitari meno solidi e potrebbero avere serie difficoltà nella gestione di un numero elevato di casi di contagio.
La difficile situazione con cui fare i conti, messa in luce dall'editoriale di The Lancet, è che i Paesi della maggior parte dell'Africa subsahariana, per esempio, non sono preparati ad un'epidemia di Coronavirus. E non lo sono nemmeno molte nazioni dell'America Latina e del Medio Oriente.
Gli sforzi che mancano nella gestione del COVID-19
L'evidenza empirica disponibile ad oggi indica sicuramente che i leader politici dovrebbero muoversi più velocemente e in modo più incisivo. Sotto questo punto di vista la recente misura di riduzione alla circolazione messa in campo dall'Italia appare un passo avanti positivo.
Come hanno scritto recentemente su The Lancet Respiratory Medicine, "La gravità della polmonite da SARS-CoV-2 pone una grande pressione sulle strutture mediche di terapia intensiva, soprattutto nei casi in cui il personale è insufficiente e le risorse non adeguate". Ne consegue che la risposta politica all'epidemia dovrebbe quindi riflettere la minaccia alla sicurezza nazionale che la Covid-19 rappresenta.
Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie raccomanda agli ospedali di creare un team di base che comprenda la gestione ospedaliera, un membro del team di controllo delle infezioni, un esperto di malattie infettive e medici specialisti per la terapia intensiva e medicina di emergenza.
Coronavirus: in Italia circa 4mila contagi, 523 i guariti https://t.co/QHfHovdMoO pic.twitter.com/OaOd9rYJwv
— La Stampa (@LaStampa) 7 marzo 2020
Tutta l'evidenza disponibile suggerisce che lo sforzo colossale posto in essere dal governo cinesa abbia consentito di salvare migliaia di vite umane. I Paesi ad alto reddito, che ora si trovano ad affrontare le proprie epidemie, devono agire in modo più deciso.
Nonostante le le conseguenze negative di breve termine per l'opinione pubblica e per l'economia che potrebbero derivare dalla limitazione delle libertà personali, occorre superare i timori e le esitazioni e porre in essere misure di controllo delle infezioni più incisive.