Il bollettino quotidiano sul Coronavirus nelle ultime settimane ha fatto segnare una crescita dei casi. Questo, secondo il medico e consigliere del ministro della Sanità Roberto Speranza, Walter Ricciardi, potrebbe influire su alcune decisioni. Dopo la chiusura delle discoteche, ci potrebbero essere nuove valutazioni sulle scuole. Per gli istituti scolastici la riapertura fissata sarebbe un orizzonte non certo, alla luce di possibili peggioramenti del quadro epidemiologico. Circostanze quelle evidenziate che hanno generato la reazione polemica di Diego Fusaro.

Coronavirus: rischio di nuove zone rosse

Ricciardi ha parlato ai microfoni de Il Messaggero. "Sono giorni - ha detto - decisivi per la scuola, la riapertura non è scontata". Ricciardi ha sottolineato la necessità di fare ogni possibile sforzo per far si che gli istituti scolastici riaprano, ma anche il fatto che occorrerà che i cittadini si comportino in maniera responsabile rispettando le norme che gli si richiedono. Non bisogna dimenticare che un'eventuale escalation di contagi potrebbe corrispondere all'istituzione di nuove zone rosse per precise aree. "Noi - ha detto - possiamo e dobbiamo lavorare perché le scuole riaprano, ma è chiaro che se abbiamo una esacerbazione e una crescita dei casi, si riapre un enorme punto interrogativo, perché di fatto in queste condizioni le scuole potrebbero essere fonte di nuovi focolai".

Riapertura scuole: per Fusaro c'è addirittura rischio di ritorno alla fase 1

Sulle dichiarazioni di Walter Ricciardi si è espresso Diego Fusaro nel suo canale YouTube. Il filosofo ha espresso quelle che sono le sue idee su un presunta presenza di un'ordine superiore di stampo capitalista a indirizzare le decisioni. Si tratta, però, di teorie che restano nell'orbita del suo pensiero.

Ciò che, però, potrebbe sollevare discussioni sono le sue previsioni su ciò che potrebbe accadere in relazione all'evoluzione dell'emergenza coronavirus.

Il presupposto sono proprio le dichiarazioni del consigliere del ministro della Salute. A suo avviso si tratta di dichiarazioni che prefigurano un orizzonte preciso. "Le possibilità - ha spiegato - che non riapriranno cominciano ad essere elevate".

Gli eventuali provvedimenti sarebbero una sorta di anticipo di ciò che dovrebbe riguardare sfere più ampie della società. "Entro ottobre 2020 - ha proseguito Diego Fusaro - rivedremo di nuovo maniche di cretini cantare ai balconi come schiavi felici".

Chiaro il riferimento al periodo in cui quelle manifestazioni furono una sorta di immagine iconica del periodo in cui gli italiani furono costretti a rispettare il lockdown. Un passato che, a detta di Diego Fusaro, potrebbe anche tornare d'attualità. Lo si evince da quella che è la sua idea rispetto a ciò che potrebbe accadere. "Un rapido ritorno alla fase 1 - ha prefigurato - con buona pace di quanti pensavano che ormai si fosse prossimi alla fine dell'emergenza. In realtà finita la fase 2, sta per ricominciare o forse è già ricominciata in parte la fase 1 di questa pandemia yo yo che alterna la fase 1 e la fase 2 senza vedere la fine del tunnel".