I Maneskin hanno vinto Il festival di Sanremo. In tanti dicono di apprezzare questo gruppo per aver ridato al rock la dimensione che merita. In verità Damiano, Victoria, Ethan e Thomas hanno fatto molto di più, hanno raccolto un'eredità che parte dai Doors, passando per i Metallica e arrivando fino ai Nirvana e andando ad aggiungere una nuova idea al genere dei vari predecessori.

I Maneskin: le origini

Damiano David frequentava il liceo Eugenio Montale, in zona Bravetta, prima di diventare il frontman del gruppo. Lui, Victoria e Thomas sono alla base dei Maneskin, solo in seguito si è aggiunto Ethan.

Ethan è l'unico non romano, infatti proviene da un paese nella provincia di Frosinone. Sul frontman del gruppo ha dichiarato: "Damiano è molto testardo, ma anche molto determinato a raggiungere i suoi obiettivi". E su Victoria ha detto: "È una delle persone più simpatiche del mondo, fa battute esilaranti. E poi è una problem solver, ha una mente supersmart". Non è mancato anche un commento su Thomas: "È molto vivo, non si fa problemi. Il compagno ideale".

I Maneskin e la loro musica

Ascoltando la loro musica sono tante le influenze che si riescono a identificare: da "Break on trough" o "People are strange" dei Doors, fino a "Smell like teen spirit" o "Come as you are" dei Nirvana. Nelle canzoni dei Maneskin c'è la stessa forza, se non la stessa bellezza.

Da "Chosen", passando per "Fear for Nobody", fino a "Are you Ready", e la ultima "Zitti e buoni", l'uso del basso e della batteria raccontano ritmi che, nel riallinearsi con un genere come il rock & roll, lo hanno nettamente riempito di nuove essenze musicali.

Questa ricerca è talmente centrale nel loro lavoro, che traspare nelle canzoni e così ascoltando "Lasciami Stare" ("Chi dice che sto fuori, puoi star sicuro mente, voglio entrare nei cuori, nei cuori di questa gente, scrivo le canzoni, esprimo la mia mente") si scopre come i test si riversino nel pensiero della band.

Infatti Damiano tempo fa, in un'intervista, aveva dichiarato: "Essere un artista è la cosa bella. Creare l’arte, scrivere i pezzi. Vedere come ci guardano le persone quando siamo sul palco: ecco quella è la cosa migliore".

I Maneskin e il Festival di Sanremo

I Maneskin sin da subito hanno dimostrato di avere una marcia in più e le parole espresse da Manuel Agnelli nei loro confronti rendono il giusto onore a un gruppo che si è formato con un'idea di musica ben precisa e che Sanremo ha voluto premiare: "Sono orgogliosissimo di questi ragazzi che hanno saputo crescere e andarsi a prendere quello che gli spettava con coraggio, naturalezza, sincerità e tantissima passione.

Ha vinto il festival una band di rock and roll, che significa che ha vinto il festival chi non si è adattato al festival. Chi ha rivendicato la propria personalità musicale e non. Chi ha cercato di essere diverso".

La vittoria al festival di Sanremo, davanti alla coppia Michielin - Fedez, è per certi versi una proclamazione del ritorno da parte dei giovani a canoni e stili che in passato hanno raccontato la storia della musica. Quindi come detto da Damiano su Instagram, hanno "cambiato le regole".

I Maneskin e i nuovi gruppi in attesa dell'Euro Song Contest

In tale ottica, la rinascita anche all'estero di gruppi come i Fontaines D.C. o i Witch Fever non può che dimostrare come il rock, non solo non sia definitivamente morto e sepolto, ma anche che i giovani, per troppo tempo emuli di generi eccessivamente riproposti, cerchino di riscoprire quello stile musicale che ha raccontato i tempi moderni, dalla rinascita post bellica fino ai giorni nostri, con canzoni che sono la colonna sonora di tanti momenti che hanno segnato la nostra storia.

Pertanto quest'anno l'Italia si presenterà all'Eurovision Song Contest con una canzone che ha tutti i numeri per vincere. Zitti e Buoni è quel tipo di canzone che mantiene alte le speranze di una vittoria che manca all'Italia da ben 31 anni.