Jeff Bezos e Lauren Sánchez hanno trasformato Venezia nel palcoscenico di un matrimonio che resterà nella storia, non solo per lo sfarzo, ma anche per le reazioni che ha suscitato. Tre giorni di celebrazioni, una scenografia mozzafiato tra basiliche chiuse al pubblico e arsenali storici trasformati in saloni privati, centinaia di ospiti illustri, yacht monumentali e un’intera città costretta a convivere con la versione più estrema del lusso contemporaneo.

La cornice di un matrimonio da favola

Il cuore della cerimonia è stato San Giorgio Maggiore, dove la coppia si è detta "sì" in un’atmosfera sospesa tra arte sacra e spettacolo mondano. Subito dopo, la festa si è spostata all’Arsenale, reso irriconoscibile da allestimenti ispirati al Grande Gatsby, luci teatrali e dettagli pensati per stupire.

Intorno, la laguna si è riempita di taxi d’acqua, gondole riservate e tender privati: si parla di circa novanta jet privati atterrati in città e oltre trenta imbarcazioni dedicate.

Ospiti da copertina e serate a tema

Tra i circa 250 invitati, c’erano volti che da soli bastavano a trasformare qualsiasi evento in un caso mediatico. Leonardo DiCaprio è arrivato con la modella Vittoria Ceretti, protagonista di un piccolo incidente di stile diventato virale.

Kim Kardashian, con le sorelle e la madre Kris Jenner, ha monopolizzato l’attenzione lungo i canali, mentre Oprah Winfrey, Bill Gates, Mick Jagger, Ivanka Trump con Jared Kushner, Tom Brady e perfino la regina Rania di Giordania hanno contribuito a creare un’atmosfera da festival internazionale. Ogni sera aveva un tema diverso: dal ballo in stile Gatsby al party in pigiama, fino a una notte sullo yacht Koru, lungo oltre cento metri e valutato oltre 500 milioni di dollari.

Il temporale e gli imprevisti

Nonostante il controllo maniacale di ogni dettaglio, la prima serata è stata segnata da un violento temporale che ha colto di sorpresa molti ospiti. Scene di corsa sui pontili, abiti fradici e capelli scompigliati hanno mostrato per un attimo la fragilità umana anche tra chi vive protetto da staff e guardie del corpo.

Tra i racconti più discussi, lo strappo all’abito di Vittoria Ceretti durante una delle feste, diventato subito argomento di conversazione mondiale.

Le proteste e la città divisa

Mentre dentro si festeggiava, fuori la città si faceva sentire. Striscioni, cori e cortei hanno denunciato la trasformazione di Venezia in un palcoscenico per super-ricchi, con un centro storico sempre più svuotato e affitti ormai proibitivi per i residenti. La coppia ha cercato di rispondere con una donazione di circa tre milioni di euro a progetti per la salvaguardia della laguna e iniziative culturali, un gesto che molti hanno definito insufficiente rispetto al clamore e all’impatto dell’evento.

La fuga in elicottero e il dopo

Il gran finale è arrivato con la partenza in elicottero. Dopo l’ultimo brindisi e i saluti, Bezos e Sánchez hanno lasciato Venezia dal Lido, salendo a bordo di un elicottero che li ha portati al loro yacht Koru, ormeggiato al largo della Croazia. Da lì continueranno la luna di miele tra isole private e baie appartate, lontano da telecamere e proteste.

Cosa rimane davvero

Il matrimonio di Bezos e Sánchez resterà un evento simbolo: un concentrato di lusso sfrenato, protagonisti da copertina e contraddizioni sociali. Venezia, da parte sua, si ritrova a contare gli incassi milionari, ma anche a riflettere sulla propria identità. Tra feste private e voci di protesta, la città si risveglia oggi più fragile e più bella che mai, ma anche più esposta ai capricci di chi può permettersi di affittarla, anche solo per un weekend. E la domanda, alla fine, resta sempre la stessa: quanto potrà resistere?