Messina,in quest'ultimo periodo, è agitata da diverse forme di protesta.Come se non bastassero lescuole senza mensa e senza riscaldamento, i lavoratori dei servizi sociali in rivolta e gli alluvionati di Giampilieri che reclamano i soldi per poter acquistare finalmente, a distanza di anni, una casa, all'elenco delle agitazioni si sono aggiunti anche i lavoratori di MessinAmbiente.Questi, nella giornata di venerdì 22 gennaio, hanno fatto sentire la propria vocenell'autoparco di via Salandra, minacciando di fermare i mezzi e di bloccare la raccolta dei rifiuti.

Si profila, dunque, un'altra questione spinosa - al momento scongiurata - per una città già alle prese con tanti problemi.

La rivolta è iniziata quando gli impiegati si sono incontrati nell'autoparco per gestire e suddividersi i vari turni di lavoro, nella speranza di poter incassare in questi giorni lo stipendio di dicembre, così come gli era stato precedentemente garantito dal vice sindaco Signorino. Per questo fine settimana erano attesi gli accrediti degli stipendi, ma le casse comunali risultano al momento vuote, e la mancata approvazione del bilancio di previsione sembra aver aggravato la situazione, tanto da costringere i lavoratori a fermarsi e a lasciare la spazzatura ai bordi delle strade.

Si cercano punti di incontro per evitare la protesta

L'intervento del liquidatore Giovanni Calabrò e del direttore tecnico Roberto Lisiè stato risolutivo, poiché entrambi sono riusciti a placare gli animi e ad annullare, almeno per il momento, la protesta. In serata è giunta la notizia che l'assessore Ialacqua haavvisatola segretaria generale della funzione pubblica CGIL, Clara Crocè, che martedì 26 gennaio arriveranno chiarimenti in merito all'accredito, da parte del comune, circa gli stipendi arretrati.

I lavoratori hanno così deciso di effettuare regolarmente i turni di raccolta stabiliti, ma hanno lasciato chiaramente intendere che nella settimana entrantetorneranno aPalazzo Zanca per reclamare lo stipendio di dicembre e, se non dovessero ricevere garanzia alcuna, si mobiliteranno per bloccare il servizio di raccolta, provocando così un'ennesima emergenza rifiuti in una città già martoriata da innumerevoli problematiche.