Il 20 Novembre a Palermo la statua dedicata al magistrato Giovanni Falcone torna al suo posto, in collaborazione con l’amministrazione comunale, presso l’Istituto Comprensivo “Giovanni- Falcone” con una piccola cerimonia. A luglio a seguito dell'ennesimo atto vandalico il monumento era stato fortemente danneggiato durante, da un gruppo di vandali, che avevano fatto escursione all’ scuola Falcone-Borsellino, in Via Pensabene, nel quartiere Zen di Palermo, sulla vicenda era stata aperta un’indagine. Anche il premier Paolo Gentiloni aveva commentato la vicenda come una “misera esibizione di vigliaccheria”.

A seguito dell'accaduto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando aveva promesso di provvedere al più presto per il restauro della statua simbolo di un grandissimo uomo. A pochi mesi dall'accaduto la sua promessa è stata mantenuta.

I lavori sono stati effettuati da un gruppo di quattro giovani studenti, Gianluca e Jessica Di Paola, Martina Palermo e Giuseppe Contiguglia, del Corso in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali dell’Università di Palermo, che hanno messo a nuovo il mezzo busto marmoreo dedicato a Giovanni Falcone.

Il ritorno della statua di Falcone all'interno della scuola, dedicata proprio ai due magistrati, che per anni hanno lottato contro la mafia, in qualche modo vuole essere una risposta "a voce alta" verso coloro che i quali provano piacere nel danneggiare alcuni dei monumenti dedicati alle numerose vittime della mafia, simbolo della legalità, che per anni hanno lottato contro il cancro della mafia perdendo anche la propria vita.

Il commento di Maria Falcone dopo la morte di Totò Riina

Il ripristino del busto e la sua ricollocazione all’interno dell’istituto scolastico è avvenuto proprio qualche giorno dopo della morte del "capo dei capi" Totò Riina all'età di 87 anni nel reparto dei detenuti dell'ospedale di Parma. Colui che fu artefice di numerose stragi e tra queste anche la "strage di Capaci" che costò la vita non solo al giudice Giovanni Falcone ma anche a sua moglie, Francesca Morvillo, e tre agenti della scorta il 23 Maggio del 1992 e quella di via d'Amelio che uccise Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta il 19 Luglio dello stesso anno.

A seguito di questa notizia Maria Falcone, sorella del giudice ha detto: “quando è morto Riina il pensiero è andato a mio fratello e al dolore che quel signore gli ha provocato”.