“Si tratta di ragazzi che, senza alcuna retribuzione, decidono di aiutare, perché sono stati aiutati”, così Enrico Tornatore, studente di biotecnologie e rappresentante dell’associazione “Vivere Ateneo”, presenta la realtà di questa associazione che, da nove anni, si occupa di organizzare l’ormai noto “Assistest”, il corso gratuito che prepara gli studenti per i test di ammissione all’università.

Assistest è un corso gratuito di preparazione per i test d’ammissione all’università

La particolarità di questo corso è che i docenti sono studenti veri e propri e questo crea sicuramente dei vantaggi, secondo Enrico, che sostiene che “studenti e docenti sono coetanei e ciò porta un’atmosfera più amichevole, tranquilla e familiare, nessuno ha paura di parlare o chiedere”.

Un altro punto di forza, sempre secondo quanto sostenuto dal rappresentante, consisterebbe nel fatto che si parla di studenti che hanno sostenuto e passato il test e che adesso cercano di trasmettere le loro conoscenze, non solo a livello teorico-conoscitivo ma anche e soprattutto a livello strategico-morale. “Sono ragazzi che hanno dovuto affrontare un test e che adesso insegnano ad altri ad affrontarlo”, dice infatti lui.

Ma chi sono questi “docenti-studenti”? Ad occuparsi dell’organizzazione è l’associazione universitaria “Vivere Ateneo”, formato da ragazzi che, senza alcuna retribuzione, decidono di mettersi a disposizione per sostenere e aiutare i ragazzi a superare i test, trasmettendo la stessa passione ad altri giovani.

Hanno l’obiettivo di accompagnare gli studenti dal prima al dopo università, partendo infatti dai corsi di preparazione, continuando con la rappresentanza e offrendo seminari, corsi di recupero e di orientamento.

'Mi sono impegnato al massimo, c’erano solo 11 posti e volevo entrare a tutti i costi'

Enrico abita a Ficarazzi ma a suo tempo ha comunque deciso di prendere ogni giorno il treno per venire a seguire il corso e oggi prende lo stesso treno, ogni giorno, per insegnare nelle stesse aule.

“Sono venuto a conoscenza di questi corsi gratuiti per studenti mediante social network, un mio amico mi ha mostrato il link e sono andato con lui, il primo giorno, per provare” dichiara, dicendo di essere rimasto incantato dall’accoglienza dei docenti che non erano distaccati, bensì amichevoli, seppur professionali poiché “erano studenti, proprio come me”.

Era andato per “provare”, ha deciso di restare: “dalle prime lezioni hanno dimostrato competenza e ho subito capito che seguendo le lezioni avrei avuto molte più probabilità di superare il test, ho capito che potevo fidarmi di loro”.

Ciò che ha da subito colpito Tornatore, è la diversità del corso, secondo lui, infatti, “deve esserci una forte volontà dello studente, che deve decidere di voler passare il test, deve imparare a capire e l’assistest è uno strumento ottimo a questo fine, un punto di riferimento che permette di acquisire ciò di cui si ha bisogno. È diverso, si impara scherzando, in modo semplice e divertente”. Oltre alle lezioni frontali e al supporto individuale, vengono somministrate delle simulazioni utili per capire ciò che è stato compreso, dando un ulteriore spunto allo studente, facendo capire quello che effettivamente deve rivedere o ripassare meglio a casa, insomma, un supporto completo.

'Tra una lezione e l’altra si conoscono i ragazzi, in loro ho visto passione e ho capito che questa era la strada giusta'

Enrico ha subito deciso di voler entrare in associazione, perché aveva un obiettivo preciso: acquisire competenze, sì, ma anche e soprattutto capacità organizzative, ed ecco perché adesso si ritrova dall’altra parte della cattedra. "Adesso faccio parte degli organizzatori dell’Assistest", dice, "e ho imparato che, dietro al sorriso di chi ogni giorno si presenta in aula a spiegare, c’è tanto". Ed è vero, c'è lavoro, passione, notti insonni per preparare lezioni, spiegazioni e mezzi di supporto. Enrico ci rivela che non tutti quelli che lavorano alla realizzazione dell’Assistest insegnano e molti di questi vengono dati anche per scontati ma sono indispensabili per la riuscita di tutto, "C’è veramente una montagna di lavoro dietro e sto imparando a gestirlo, ho imparato a mettere da parte la mia timidezza, a ragionare in modo diverso, dovevo programmare la mia mente a gestire sia lo studio che il lavoro e così ho fatto".

Siamo infatti alla nona edizione di "Assistest" e sempre più ragazzi - neo diplomati o meno - scelgono di farsi preparare da altri studenti, al fine di imparare a gestire lo stress pre e post-test, "Siamo in grande miglioramento", dice infatti Enrico, "siamo alla nona edizione e mi aspetto grandi cose dalla decima".

Il consiglio a chi deve sostenere i prossimi test: volontà

Serve sicuramente molta volontà per vedere i propri compagni di Scuola andare al mare e nonostante questo scegliere di prendere il treno ogni giorno per andare a seguire delle lezioni, in estate, dopo che la scuola è finita da un pezzo. Questo è quello che è successo a Enrico, che ha infatti capito che “rientrare tra quei 11 posti era più importante” e ce l’ha messa tutta.

“Assistest è un amico. È una serie di amici che, conoscendoli, diventano come una seconda famiglia”. Il momento più brutto del test, secondo lo studente-docente, è il dopo: è quando si finisce il test e si capisce che non si può fare più niente, comunque sia andata. “Quando io ho finito il test, ho pianto per la prima volta in vita mia” ha dichiarato, “non ero soddisfatto, sentivo di non aver fatto abbastanza e la pressione era al massimo: cercate un supporto”.

Quindi è importante non fermarsi mai, imparare a studiare bene, studiare in qualsiasi momento e mettercela tutta “perché”, continua lui, “vi assicuro, ne varrà la pena”.