Si è conclusa ieri, 15 dicembre, l'ultima avventura dell’anno dell'Asd "Il Sottomarino" impegnata nella finale regionale del Campionato di Nuoto Paralimpico della Finp (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico), che si è svolta alla Piscina Comunale di Enna ed organizzata dalla Società "Project Diver", che l'ha vista vincitrice dell'ultima gara di ieri e posizionata al terzo posto della classifica generale dell'intera manifestazione.
Fine di un lungo viaggio sportivo
Si è conclusa con un bel bronzo, l'avventura sportiva, , dell'Associazione "Il Sottomarino", che si è classificata sul gradino più basso del podio alle spalle della prima classificata, l'Associazione "Il Faro" di Siracusa e della seconda classificata "All Sport" di Catania.
Presenti alla finale di campionato, ben otto società provenienti da ogni parte della Sicilia seppur con un numero relativamente corposo di atleti.
La società, Società "Project Diver" di Enna, organizzatrice della manifestazione, si è, invece, classificata al quinto posto.
Un bronzo che sa di gloria
Il Sottomarino ha vinto la gara finale grazie alle performance eccellenti dei propri ragazzi nelle rispettive batterie, classificandosi 3^ Società siciliana Finp, alle spalle delle due più forti compagini di Siracusa e Catania.
Un'altra bella vittoria per i ragazzi "super speciali" che non nuotano, ma "volano sull'acqua", la dominano sfidando anche le leggi più elementari della fisica.
Di fatto, questi risultati, trasformano la realtà sportiva paralimpica de "Il Sottomarino", presieduta da Giulio Polidoro, la prima società di nuoto siciliana nella disabilità intellettiva e relazionale con la Fisdir e la prima società della sicilia occidentale nel campionato Finp.
Una sinergia perfetta fatta di duro lavoro e passione espressa sia dai tecnici che da tutto lo staff, ripagati da riconoscimenti di notevole spessore.
Soddisfazioni che, negli ultimi anni, nel settore del nuoto paralimpico, stanno crescendo in maniera esponenziale grazie all'importante lavoro dei tecnici professionisti specializzati in disabilità cognitivo-comportamentali e grazie al sempre più attento interesse da parte delle istituzioni nei confronti dello sport "speciale"
Il prossimo anno, il 2020, sarà il turno di nuove ed entusiasmanti sfide con il gruppo dei piccoli che stanno crescendo e con i grandi che sono sempre più maturi, in un'ottica di potenziamento e crescita che non riguarda solo gli atleti, ma riguarda ciascuno di noi perché lo sport non ha limiti né barriere e davanti a lui, come alla vita stessa, nessuno è escluso e nessuno è diverso.