A quanto pare, da una notizia appresada una fonte online americana, la Germania e il Brasile chiederannouna risoluzione all'ONU per il diritto alla privacy e la cessazionedi un evento lesivo di così ampia portata. La National SecurityAgency (NSA) agenzia d'intelligence istituita negli USA perpotenziare la sicurezza nazionale, rafforzata successivamente aseguito dell'attacco delle torri gemelle, costituisce il più potentestrumento di controllo mondiale delle telecomunicazioni.
Le rivelazioni della talpa EdwardSnowden sui numeri intercettati di ben 35 leader mondiali, oltre chefar scaturire l'ira di Martin Schulz, presidente del Parlamento Europeo, ha squilibrato in parte un regime di collaborazioneinternazionale sulla quale il Presidente Obama aveva sempre puntatoin merito all'immagine della super potenza.
L'utilizzo da parte della NSA dellacrittonalisi, ossia l'approccio di valutazione su codici cifrati, alfine di reperire informazioni segrete, nascondere messaggi in codicecontrollare algoritmi capaci di indebolire interi sistemi operativi,è stato per anni oggetto di dibattito internazionale e molte ombreancora sono presenti sugli studi effettuati in merito a questascienza spesso chiamata "della decifrazione occulta".
Non siamo però dentro una lezionestorica sul simbolismo, ma dinanzi ad una vicenda presente da quandonel 1949 fu istituito il programma di sicurezza nazionale americano;i controlli esercitati tramite il reperimento informativostrumentale ed avanzato è stato reso possibile anche dagli statiattualmente "tanto indignati" per questa cortina fumogenachiamata Datagate.
Si evince dal sito della Nsa che le opportunitàdi carriera offerte anche per i programmatori, gli esperti dicosiddetta ingegneria sociale e i tecnici del cyber crime sono apertead ogni stato, non solo americano.
Oggi al programma di sicurezza lavorano iraniani, italiani, francesi, inglesi..soggettibrillanti provenienti da ogni parte del mondo.
Il punto dell'indignazione su processie sistemi di cui è comunque in dubbio se l'acquisizione avvenga perindebolimento di uno stato o meno, è assolutamente inconoscibile.Non si può pensare che in uno stato, compreso il nostro, non vengaattuata una raccolta di informazioni da parte di un sistema sia digoverno o semplicemente istituzionalmente riconosciuto, e non nevenga a volte acquisito il contenuto.
Il problema che arriva ora alprofano, a seguito del Datagate, è stabilire se un capo di statodebba essere spiato o meno al telefono e non invece comprendere comesi acquisisce a livello mondiale un programma di sicurezza. In italia ad esempio, il progetto dilegge sulle intercettazioni per alcuni reati, in ambito giudiziario,è ancora fermo alla camera e in molti casi accade anche unadiffusione non autorizzata del materiale stesso, che fuoriesce non sisa come dai corridoi delle procure, con violazioni alla privacy nonda poco conto.
Continuamente leggiamo notizie inerenti le captazioniambientali e telefoniche addirittura come riporta la camera penaleitaliana nei dossier, tra avvocati e clienti utilizzati in sedi digiudizio; le autorità canadesi e olandesi addirittura hannoriscontrato la violazione della privacy anche nell'applicazione persmartphone dal nome WhatsApp, e la società che ne gestival'operatività fu persino costretta ad introdurre un nuovo sistema dicrittografia a tutela degli utenti.
La privacy in ambito europeo,specialmente nel commercio online, ancora poco tutelato in talsenso, è oggetto non solo di dissertazioni tra garante UE enormative internazionali, ma costituisce un punto focale purtroppo dinon facile portata, che andrebbe settorializzato e non ricondottoalle talpe sincopate che fanno trapelare solo parte di ciò che accadee sopratutto senza dare motivazioni chiare ed esaustive per chi poiattentamente vorrebbe apprendere quadri politici internazionali così complessi.