Prosegue ormai da diversi mesi la battaglia del Movimento 5 Stelle e del suo leader Beppe Grillo contro le Pensioni d'oro. La questione è nota da tempo e tocca un nervo scoperto degli italiani e di tanti pensionati che lottano ogni mese per riuscire a tirare avanti con poche centinaia di euro.

Le pensioni sotto i 1000 euro - Secondo gli ultimi dati sono 7 milioni gli italiani che percepiscono una pensione inferiore ai 1000 euro al mese. Di questi 2,2 milioni di pensionati raccolgono meno di 500 euro al mese. A questo proposito il Movimento 5 Stelle ha presentato in Parlamento una mozione che propone una serie di aliquote (a salire in base alla cifra percepita) da applicare alle pensioni con lo scopo di finanziare e aumentare le pensioni minime.

La mozione sarà discussa lunedì 25 novembre alla Camera ed è conseguente alla battaglia "facce di bronzo" dei 5 Stelle contro le pensioni d'oro.

Privilegi difficili da cancellare - La battaglia contro le pensioni d'oro dura da diverso tempo e ha subito già un paio di sconfitte. L'ultima è arrivata in estate dalla Corte Costituzionale che ha bocciato l'idea di un prelievo dalle pensioni d'oro per distribuire il ricavato a coloro che hanno le pensioni più basse. La bocciatura della Consulta non ha scoraggiato i 5 Stelle che con il loro parlamentare Sorial hanno presentato la mozione citata in precedenza.

Le difficoltà dell'Inps nell'elargire le pensioni stanno aumentando di anno in anno soprattutto dopo la fusione con l'Inpdap.

Non sarà di certo un'ipotetica aliquota alle pensioni d'oro a sistemare la situazione mentre la riforma pensionistica di Elsa Fornero si muoveva in prospettiva di riduzione dei costi nel medio e lungo periodo. I privilegi acquisiti dai pensionati d'oro non sono stati intaccati e questo è l'aspetto che più contestano i 5 Stelle e i comuni cittadini. Il dito è puntato sempre verso i soliti nomi: l'ex primo ministro Giuliano Amato e il banchiere Cesare Geronzi che incassano ogni mese un assegno superiore ai 30mila euro.