Indulto e amnistia 2013, le novità da più fronti. Nuovo importante messaggio di Napolitano alle Camere sull'indulto, i Radicali alla carica chiedono di tornare a includere anche l'amnistia, la Cancellieri ribadisce che presto si parlerà di riforme e che (come di consueto) spetta al Parlamento decidere.
Su indulto e amnistia 2013 le novità infiammano il discorso politico: Napolitano pressa le Camere "Il parlamento deve avere il senso di responsabilità necessario per dire che vuole fare un indulto, necessario per ottemperare alla Corte di Strasburgo, oppure prendersi la responsabilità di non considerarlo necessario".
Il capo dello stato precisa che il Parlamento è "assolutamente libero di fare le sue scelte", ma la pressione è evidente. Attenzione tuttavia poiché Napolitano parla di indulto e non di amnistia, come fatto nel famoso discorso di ottobre. Da ciò deriva l'intervento dei Radicali che vogliono indulto e amnistia, che auspicano che l'amnistia possa giungere a seguito dell'indulto.
Grande protagonista delle discussioni sul tema è come sempre il ministro Anna Maria Cancellieri che poco prima del nuovo messaggio di Napolitano aveva ribadito la sua posizione favorevole in favore di indulto e amnistia e chiarito che, a differenza che in passato, potrebbero oggi risultare misure di grande efficacia poiché accompagnate da riforme del sistema penitenziario e della giustizia.
Il ministro è tornato a esprimersi chiarendo che il pacchetti di misure su carceri e processi penali e civili sarà presentato in uno dei prossimi consigli dei ministri e, ribadendo come sempre che la decisione finale spetta al Parlamento, aggiunge: "Come ministro posso solo auspicare un'ampia convergenza tra le forze politiche".
Il dado è tratto. La politica torna su indulto e amnistia 2013 con novità importanti: la verità sulle decisioni del Parlamento si avvicina.