Lo stato governato dal Presidente Josè Pepe Mujica, dà il via al processo di legalizzazione della marijuana di Stato, inserendo nel testo una successiva regolamentazione del commercio.
Con questa legge, il governo sudamericano si pone l'obiettivo di togliere una grande fetta di commercio, di ricavi e di finanziamenti, che fino ad ora hanno favorito ed arricchito a dismisura il narcotraffico di tutto il Sud-America.


Il Senato dell'Uruguay ha approvato, con 16 voti favorevoli e 13 contrari (2 membri dell'opposizione si sono assentati, nda), il processo che dà il via alla legalizzazione della marijuana nel paese.
La legge, fino ad ora unica in tutto il mondo, darà allo Stato sudamericano il potere del controllo totale sul consumo e sulla produzione della marijuana, e prevede una regolamentazione ben precisa che è stata già discussa dal governo in parlamento.
La prima regola che dovrà essere rispettata prevede che la marijuana in commercio debba risultare con un THC (principio attivo) pari al 5%.

Ci saranno tre modi per accedere alla marijuana di Stato, elencati di seguito:

  • "coltivazione in un'associazione registrata di consumatori" con massimo 45 soci;
  • "auto-coltivazione" con tetto massimo fissato a sei piante di marijuana;
  • "commercio in farmacia", sotto controllo statale, con tetto massimo di 40 grammi al mese (la marijuana costerà meno di 1€ al grammo per combattere il narcotraffico).
A seguito di questa vicenda, non sono mancate le enormi critiche da parte dell'ONU e degli Stati Uniti d'America al Presidente Josè Pepe Mujica e al suo governo che ha messo in atto un'autentico cambiamento nel paese.

 Il Presidente dell'Uruguay risponde duramente all'ONU, con parole forti: "Dite a quel vecchio che non menta". Queste le parole del Presidente, che si è scagliato duramente contro i "poteri forti" del mondo intero, facendo intendere che le politiche di Stato (in questo caso quelle dell'Uruguay), in piena democrazia, non vanno messe in discussione da nessuno essendo politiche interne per l'economia e il benessere del paese.

Il governo sudamericano, invece, risponde in altri termini: "In questo modo si dà forma legale a una situazione di fatto".

E' stata presa questa decisione, in seguito ad una elevata consumazione da parte dei cittadini sudamericani, della marijuana. In questo modo si smetterà di arricchire sempre più i narcotrafficanti, che attualmente hanno un giro d'affari di larga scala.