Di coscienze parlava il Pirandello. Uno, nessuno, centomila. Che cos'è, oggi, la politica in Italia? Un insieme di idee astratte senza nessuna fede. L'Italia ha bisogno di ripartire, di inserire la seconda. Molti si scandalizzano per un possibile accordo tra Renzi e Berlusconi. Ma come?! Uno di sinistra e uno di destra? E che ne è della sinistra e della destra? Parliamoci chiaro: negli ultimi venti anni i loro colori sono sbiaditi nel tramonto delle illusioni. La nuova politica è fatta di uomini che si accordano. Ed è una cosa nuova, ma anche vecchia.

Cose già viste all'epoca della res-publica, quando al centro di tutto c'erano Pompeo, Crasso e Cesare (e nessun partito). Pompeo (Renzi) ha bisogno di Crasso (Berlusconi) per attuare una strategia comune contro il grande nemico Cesare (Grillo), che, dopo aver conquistato la Gallia (il 25% degli elettori), si appresta ad attraversare il Rubicone.

Non è un avversario comune Grillo, è temuto. Ha dalla sua la considerazione dei delusi, di coloro i quali non vedono un futuro migliore del presente. Di contro non c'è possibilità di superarlo individualmente. Il bipolarismo sembra l'unica soluzione per conquistare nuovi consensi. Volendo essere imparziali, i due schieramenti (Pompeo-Crasso contro Cesare) hanno la stesse possibilità di vittoria.

Tuttavia l'accordo tra Renzi e Berlusconi è ancora un ipotesi, mentre Grillo con la sua strategia ha già ottenuto notevoli successi (l'uscita di scena di Casini, Fini, dell'ex segretario PD e di altri). Alea iacta est. Il dado è tratto. Così sembra che abbia risposto Giulio Cesare, prima di giungere a Roma con le sue legioni.