Matteo Renzi,il segretario del partito democratico (Pd),ha emanato un nuovo piano di lavoro, usufruendo di un termine molto giovanilequale Jobs Act (letteralmente significa"Lavoro in atto"), infatti tale termine sta ad indicare una legge che è statafinalizzata a indurre sovvenzione delle piccole e medie imprese. Questo sistemaè da effettuare entro e non oltre gli ottomesi, e che sia più facilitato, cioè in grado di avere una diminuzione delnumero di accordi di lavoro, rilevandolo più intelligibile all'estero, in rappresentazionedi impiego di aziende estere anche in Italia.

Matteo Renzi propone che il Jobs Act possaaffermarsi come un nuovo mezzo di lavoro,utile per ricominciare, e soprattutto far ricominciare il mercato del lavoro.

Il punto centrale è quello distimolare il lavoro mediante la formazione di nuovi posti di lavoro e quindi afferma Renzi che il metodo devediventare ed essere agevolato, e questo può avvenire solo stimolando gliimprenditori italiani e anche quelli stranieri.

Questo sistema quindi deve esserericonsiderato, diminuendo circa il 10% delletasse delle aziende, soprattutto se si trattano delle piccole e medieaziende, si deve avere una vera e propria diminuzione e appoggio proprio perchi vuole affrontare anche per la prima volta il mondo dell'imprenditoria.

La struttura del Jobs Actvede la formulazione e la ripartizione di sette sezioni ( manifatture, edilizia, turismo, ICT, Welfare, Economy green e made in Italy)con un unico e accurato progetto industriale.