Le elezioni regionali in Abruzzo 2014 si terranno in contemporanea con le elezioni europee 2014. La data da segnare sul calendario è quindi quella del 25 maggio, giorno in cui in Abruzzo ci si recherà alle urne per decidere chi sarà il successore di Gianni Chiodi, il governatore del Pdl attualmente presidente della regione. Ma chi sono i candidati alle regionali di Abruzzo?

Il candidato del centrodestra è proprio Gianni Chiodi, che dopo la vittoria ottenuta nel 2008 (si votò a dicembre), ha deciso di ricandidarsi nonostante le polemiche che recentemente l'hanno coinvolto.

L'annuncio l'ha dato lo stesso governatore nel mese di febbraio: "L'inchiesta sui rimborsi rappresenta un problema politico serio, ma la nostra compagine, sul piano politico, sui contenuti, su ciò che è stato fatto, è fiera. Ho dato anima, cuore, tutta la mia capacità di lavoro". Se la situazione non cambierà, il candidato per le elezioni regionali in Abruzzo per Forza Italia e alleati sarà Gianni Chiodi.

Nel centrosinistra la situazione è più fluida, dal momento che si svolgeranno le primarie regionali del centrosinistra per individuare il candidato presidente delle elezioni regionali d'Abruzzo. I contendenti sono in parte già noti, l'ex sindaco di Pescara Luciano D'Alfonso (PD), Alfonso Mascitelli (Idv), Franco Caramanico (Sel).

Il Movimento 5 Stelle rischia di ritrovarsi con un altro caso simile a quello della Sardegna, in cui il partito di Beppe Grillo non è riuscito a trovare un accordo e a candidarsi. Mancano meno di tre mesi alle elezioni regionali di Abruzzo e ancora non è nemmeno iniziata la procedura online per arrivare a decidere chi sarà il candidato.

La situazione insomma, è ancora in divenire, e il rischio che non si riesca a trovare un accordo è concreto.

Ma come si vota per le regionali in Abruzzo? Si può votare per il candidato facendo un segno sul suo nome. Il voto è in questo modo valido per l'elezione del candidato, ma non va a nessun partito. Si può però anche votare per un partito, ma senza segnare il candidato.

In questo caso il voto va al candidato collegato a quella lista. Infine si può optare anche il voto disgiunto, votando un candidato presidente da una parte e dall'altra un partito che sostiene un candidato diverso. Vince il candidato che ottiene il maggior numero di voti validi.