La tensione in Ucraina non si riesce ad allentare. Negli ultimi giorni si è assistito ad un'escalation dei motivi di scontro fra le opposte fazioni in campo. Il governo ucraino non riesce più a controllare il territorio, nel quale si assiste giornalmente a manovre che minacciano di portare ad una guerra civile.

Il ministro degli interni ucraino Arsen Avakov ha dichiarato che se le manifestazioni e le occupazioni da parte di gruppi filo-russi nelle città di Donetsk, Kharkiv e Lugansk, non cesseranno nelle prossime 48 ore si vedrà costretto ad utilizzare i militari.

Come risposta all'ultimatum gli insorti stanno innalzando nuove barriere per impedire l'avvicinamento dall'esterno.

Secondo il governo tedesco, Mosca non sta facendo passi verso una distensione dei rapporti con Kiev, ma cerca di alimentare le divergenze.

Mentre si stanno intensificando i motivi di tensione a livello politico e militare, anche sul versante economico ci sono ripercussioni nella situazione attuale fra Russia e Ucraina.

Mosca, tramite la Gazprom, ha aumentato le tariffe per la fornitura di gas verso l'Ucraina che minaccia di bloccare il passaggio del gas verso l'Europa se verrà interrotta la fornitura per il proprio fabbisogno nazionale.

Secondo gli USA fino a quando le truppe russe non verranno riportate nelle posizioni precedenti l'inizio della crisi, quindi spostate dal confine orientale ucraino, non si potrà tornare ad una situazione di tranquillità.

Per cercare di risolvere la situazione è in preparazione un nuovo vertice annunciato dal segretario di Stato americano, John Kerry, al quale parteciperà per Mosca il titolare del ministero degli affari esteri, Serghei Lavrov. L'incontro prevede anche la partecipazione di emissari dell'Unione Europea e della stessa Ucraina.