Di recente, sul quotidiano online “El Economista de Cuba”(03/05/2014), è apparsa una lunghissima e circostanziata nota governativa che prova a spiegare alpopolo cubano le ragioni per le quali Cuba si sta aprendo agli investimentistranieri. La materia è invero delicata, e dopo tanti anni di “chiusura” versoi “paesi capitalisti”, ora Raoul Castro deve individuare gli argomenti più“convincenti” per spiegare al suo popolo le ragioni di fondo di questa“inversione di tendenza” del governo, ritenuta “auspicabile” e “senza perdita di sovranità”.

L’“andata al popolo”

Il discorso è retoricamente ben strutturato, e nella“Captatio Benevolentiae” si mettono “subito” in evidenza i “benefici” che gli investimenti stranieriprodurranno nell’economia cubana, sottolineando soprattutto il fatto che la nuova apertura “non deve”,assolutamente, far pensare a un“cedimento” nei confronti del capitalismo, né, tantomeno, a una perdita di“sovranità”: “La presenza di quote diinvestimenti stranieri nella nostra economia non significa che stiamo tornandoal capitalismo […] Al contrario, con ciò s’intende contribuire allo sviluppo del nostro Socialismo, perchédiventi sempre più prospero e sostenibile”.

“In medias res”

Dopo aver messo “prudentemente” le mani avanti, il discorsoentra nel vivo, ricordando al popolo cubano che “per ottenere lo sviluppoeconomico di cui il nostro paese ha bisogno, è necessario aumentare il tasso di crescita del PIL”, soprattuttoperché, si spiega nell’articolo, tutti gli studi a livello internazionale dimostrano che “i tassi di crescita del prodotto internolordo ( PIL) devono essere superiorial 7 % e i tassi medi annui di accumulo superiori al 20 % del PIL”.

Conclusione

La conclusione è “retorica” e pressoché scontata: “standocosì le cose”, “è evidente” che Cuba “deve ricorrere” ai finanziamentistranieri, perché, da sola, e senza questi aiuti finanziari, non ce la puòfare, se non “tassando i cittadini-consumatori: “Tuttavia, Cuba non ha lerisorse finanziarie per farlo senza intaccare le risorse finanziarie dei‘consumatori’ , così si deve andare alla ricerca di fonti esterne di risparmio,compresi gli investimenti diretti esteri, che sono necessari nell'ordine di2-2.500.000.000 milioni di dollari all'anno.”

L’invocazione alle“Auctoritates”: “Ipse Dixit”

L’operazione è “ispirata”, poiché “promana”direttamente dal “Capo” indiscusso,Raoul Castro: “Come è stato affermato dal Generalissimo Rauol Castro ‘dobbiamo considerare l'urgenza dipromuovere e attirare gli investimenti stranieri nell'interesse di favorire losviluppo economico e sociale del nostro Paese’”.

Il che significa che, dopotutto, e nonostante le veementiparole del Ministro degli Esteri Bruno Rodriguez “contro” il capitalismo,l’operazione di Christian Leffler a Cubasi sta dimostrando particolarmente efficace e fruttifera.