Taranto non solo città dell'acciaio, ma madre di intelligenze di cui il territorio ha bisogno, e che possono essere determinanti per il suo futuro socio-economico. Una premessa questa, che vede il Polo Universitario Jonico promotore di una iniziativa mirata alla firma di un appello per sostenere l'università, indirizzato al Governo Centrale.

Il tutto per evitare l'emorragia delle intelligenze e contro la monocultura dell'acciaio. Si chiede al Governo più attenzione, e maggiori stanziamenti finanziari per garantire la presenza dell'Università sul territorio. L'incontro è previsto per giovedì 17 luglio alle 16 presso la sede dell'Università di Taranto, ex Caserma Rossarol in via Duomo. Il tutto si svolgerà alla presenza del rettore dell'Università di Bari, Prof. Uricchio; del direttore del dipartimento ionico, prof. Notarnicola, e del delegato del rettore, prof. Riccardo Pagano, docente di pedagogia generale.

L'Università di Taranto è vista quale punto strategico dell'intera provincia, per risollevare il territorio dal punto di vista economico e culturale. L'iniziativa riguarda in particolar modo gli studenti universitari tarantini, che credono nella loro città e hanno scelto di studiarvi. A tal proposito Salvatore Capparelli, rappresentante di scienze della comunicazione e dell'animazione socio culturale, dichiara che l'appuntamento previsto per giovedì 17 è fondamentale per il territorio. "Siamo chiamati a partecipare ad una iniziativa che ha come obiettivo la costruzione di un futuro migliore per la città di Taranto.

L'università non rappresenta soltanto luogo di cultura ma soprattutto una crescita che sarà determinata durante gli anni e che colpirà tutti i settori della società tarantina". Sempre come spiega il Capparelli, l'impegno profuso del Prof. Pagano nel organizzare tale evento attesta come l'università possa diventare terreno per risollevare la nostra città e vederla finalmente fiorente. Tutti gli studenti, ringraziano le istituzioni, in modo particolare il rettore Uricchio, il delegato professor Pagano. Ovviamente l'auspicio, è che il Governo colga il desiderio di riscatto della intera città, il quale include una grande voglia crescere, e di costruire una nuova Taranto, che sia tesoro, storia, cultura, da tramandare alle nuove generazioni.