Ha ormai ripreso pieno vigore il dibattito connesso ad Amnistia e Indulto 2014: la riforma della giustizia costituisce di fatto una delle priorità del governo Renzi, complici un lungo periodo di stagnazione della problematica carceri e un corpus di interventi inadeguati promossi dai passati governi. Con diversi milioni di processi pendenti ed una giustizia che compie il proprio corso troppo lentamente è bene ridiscutere le fondamenta stessa del sistema, un ragionamento che è stato avviato ieri in CdM. Tra i punti in discussione fra gli altri la riforma delle norme sulla responsabilità civile dei magistrati e il provvedimento sulle deleghe al governo per il dimezzamento dell'arretrato e l'accelerazione del processo civile, ma uno dei temi più delicati resta senz’altro quello connesso al sovraffollamento carceri, con Amnistia e Indulto 2014 a non aver trovato posto in CdM data la particolare natura di provvedimenti straordinari che rende competente in materia il Parlamento e non il Governo.
Decisivo per l’approvazione delle due misure di clemenza generale sarà allora il dibattito che si terrà la prossima settimana presso la Commissione Giustizia del Senato.