Ha ormai ripreso pieno vigore il dibattito connesso ad Amnistia e Indulto 2014: la riforma della giustizia costituisce di fatto una delle priorità del governo Renzi, complici un lungo periodo di stagnazione della problematica carceri e un corpus di interventi inadeguati promossi dai passati governi. Con diversi milioni di processi pendenti ed una giustizia che compie il proprio corso troppo lentamente è bene ridiscutere le fondamenta stessa del sistema, un ragionamento che è stato avviato ieri in CdM. Tra i punti in discussione fra gli altri la riforma delle norme sulla responsabilità civile dei magistrati e il provvedimento sulle deleghe al governo per il dimezzamento dell'arretrato e l'accelerazione del processo civile, ma uno dei temi più delicati resta senz’altro quello connesso al sovraffollamento carceri, con Amnistia e Indulto 2014 a non aver trovato posto in CdM data la particolare natura di provvedimenti straordinari che rende competente in materia il Parlamento e non il Governo.

Decisivo per l’approvazione delle due misure di clemenza generale sarà allora il dibattito che si terrà la prossima settimana presso la Commissione Giustizia del Senato.

Amnistia e Indulto 2014, riforma della Giustizia: Orlando atteso in Senato

Riprenderà giorno 3 settembre in Commissione Giustizia il dibattito sui 4 ddl relativi ad Amnistia e Indulto 2014; da tempo i relatori Ginetti e Falanga sono pronti a trarre le conclusioni sui provvedimenti e a stilare un testo unico, ma prima di diffondere il documento ed esprimersi in merito alle due misure di clemenza generale si attende l’audizione del ministro Orlando, atteso ormai da settimane in Commissione per esprimere il punto di vista del governo Renzi in merito ad Amnistia e Indulto 2014. L’ennesima recente denuncia portata avanti dal segretario dei Radicali Rita Bernardini, la protesta del Sappe e il richiamo ufficiale dell’ONU certificano come il livello di emergenza connesso al sovraffollamento carcerario sia tornato ai livelli di alcuni mesi fa: urgono dunque provvedimenti straordinari come suggerito dallo stesso ONU: su queste basi sarà poi possibile costruire una riforma della giustizia graduale e ponderata, ma il problema legato al sovraffollamento carceri va affrontato nell’immediato. Non è ancora chiaro cosa dichiarerà Orlando in Commissione: in passato il guardasigilli non si è detto contrario in assoluto ad Amnistia e Indulto 2014, ma il parere storicamente negativo di Renzi rischia di mettere a repentaglio un’eventuale loro ratifica da parte del Parlamento. Serviranno coraggio e determinazione insomma per affrontare una situazione che l’Associazione Antigone denunciava già nel 2012, quando a seguito di un’ispezione nei nostri penitenziari emersero picchi di sovraffollamento del 300%. Vi terremo aggiornati su quando si terrà l’audizione di Orlando, ma nel frattempo vorremmo chiedere il Vostro parere su quanto appena sottolineato: sareste favorevoli ad Amnistia e Indulto 2014? Credete che il ministro Orlando escluderà una loro ratifica o pensate che li prenderà in considerazione? Dateci un giudizio commentando l’articolo qui sotto!