"Nel cuore politico dell'Europa la voce di Papa Francesco si levi forte in difesa dei diritti umani". E' questo l'appello accorato che diverse organizzazioni per la promozione a la tutela dei diritti umani rivolgono al Pontefice in vista della sua visita al Parlamento Europeo prevista per il prossimo 25 novembre 2014 mentre prosegue in commissione Giustizia al Senato della Repubblica l'esame congiunto dei ddl per amnistia e indulto 2014-2015.
Carceri, amnistia e indulto: Papa Francesco a Strasburgo il 25 novembre 2014
Papa Francesco, secondo quanto annunciato, terrà un discorso ufficiale davanti all'Europarlamento a Bruxelles e poi parteciperà a una sessione solenne del Consiglio d'Europa a Strasburgo a cui indirizzerà un altro messaggio.
Dopo il messaggio di Papa Francesco sulle carceri - in cui ha chiesto l'abolizione dell'ergastolo e della pena di morte condannando il sovraffollamento carceri e la carcerazione preventiva molto praticata in Italia - è possibile che il Pontefice, che ha già indicato la via di clemenza per garantire il rispetto dei diritti dei detenuti, indichi esplicitamente alla politica l'approvazione di amnistia e indulto 2014-2015 così come già chiesto dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dalle Nazioni Unite.
Carceri, amnistia e indulto, Nessuno tocchi Caino: Papa Francesco ha risvegliato le coscienze
"La traccia sono i diritti umani - ha dichiarato all'agenzia stampa Adnkronos Sergio D'Elia, segretario dell'associazione Nessuno tocchi Caino favorevole all'approvazione di amnistia e indulto - Papa Francesco ha svegliato le coscienze su questi temi.
Non ho dubbi - ha aggiunto Sergio D'Elia alla vigilia della visita di Bergoglio alle massime istituzioni europee - che porrà al centro del suo messaggio il richiamo alla situazione della giustizia e delle carceri nel mondo. Auspico che Papa Francesco - ha aggiunto il segretario dell'associazione Nessuno tocchi Caino - affronti in una dimensione il sovraffollamento e le condizioni di tortura della carceri europee e in particolare - ha sottolineato - quelle italiane, carceri pluricondannate dalla giustizia europea.
Papa Francesco - ha rimarcato il segretario dell'associazione Nessuno tocchi Caino - richiami gli Stati dell'Unione Europea ai loro obblighi di rispetto della Convenzione europea sui diritti umani".
E mentre in commissione Giustizia a Palazzo Madama prosegue l'esame congiunto dei 4 ddl per amnistia e indulto dopo l'entrata in vigore della legge sulle pene alternative e del decreto svuotacarceri, restano drammatiche le condizioni nelle carceri italiane anche se in questi mesi si è comunque registrato un alleggerimento della situazione di affollamento.
Ma le condizioni restano critiche e provocano anche difficoltà ad operare adeguatamente per garantire il diritto alla salute all'interno degli istituti penitenziari dove è in corso una vera e propria emergenza sanitaria. Hiv/Aids, tubercolosi, epatite cronica, infezione da HCV, sono soltanto alcune delle "bestie nere" di chi è rinchiuso nelle carceri italiane. Dopo il transito delle competenze sulla Sanità Penitenziaria dal Ministero della Giustizia al Sistema sanitario nazionale le uniche stime oggi a disposizione di chi amministra sulla diffusione di virus epatitici e malattie sessualmente trasmesse derivano quasi esclusivamente dalle ricerche e dai dati degli esperti iscritti e coordinati dalla Società Italiana di Medicina e Sanità Penitenziaria e dalla Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali pronte a dare il via all'edizione 2014 dell'iniziativa "La Salute non Conosce Confini".