Il presidente del Senato del Partito Radicale Marco Pannella, dopo dieci giorni di digiuno in "battaglia" contro il sovraffollamento carceri e per le leggi straordinarie di clemenza come indulto e amnistia 2014, oggi (giovedì 13 novembre) è stato sottoposto un nuovo controllo da parte dei medici in un ospedale di Roma. Le condizioni generali della salute di Marco Pannella sono risultate discrete secondo i medici che hanno comunque evidenziato una "marcata ipotrofia muscolare", come viene sottolineato nel referto medico del professor Claudio Santini.
Secondo quanto emerge dal referto medico sulla salute del leader storico dei radicali italiani, le condizioni cardiocircolatorie e respiratorie di Pannella sono risultate buone.
Anche gli esami ematochimici svolti ieri mercoledì 12 novembre hanno dato esito negativo, risultando normali. I medici - secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa 9 Colonne - hanno in ogni caso invitato Marco Pannella, 85enne al quale comunque erano già stati diagnosticati due tumori, a "riprendere subito una corretta alimentazione". Il collegio medico che si prende cura di Marco Pannella ritiene "che la debilitazione cui andrebbe incontro persistendo il digiuno possa compromettere seriamente l'attuale precario compenso, mantenuto - ha sottolineato il collegio medico nel referto - nonostante le numerose patologie croniche e le recenti terapie debilitanti".
Le ultime notizie sulle condizioni di salute di Marco Pannella arrivano mentre in commissione Giustizia al Senato della Repubblica continua la discussione sulle quattro proposte di legge per indulto e amnistia 2014 e in attesa del nuovo intervento di Papa Francesco sulle carceri davanti al Parlamento europeo di Bruxelles e al Consiglio d'Europa di Strasburgo in favore dei diritti dei detenuti.
Il Pontefice ha già dato sostegno alla battaglia contro il sovraffollamento carceri telefonando nei mesi scorsi a Marco Pannella mentre quest'ultimo era in sciopero della fame e della sete per amnistia e indulto.
Papa Francesco ha affrontato poi la questione carceraria prima in un incontro privato con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha chiesto con un messaggio alla Camere l'approvazione di indulto e amnistia, poi incontrando i detenuti nelle carceri calabra e più recentemente con un messaggio in cui Bergoglio ha paragonato l'ergastolo alla pena di morte che chiede di abolire.
Il Pontefice ha tuonato anche contro la carcerazione preventiva molto diffusa in Italia e ha sollecitato interventi urgenti contro il sovraffollamento carceri indicando la strada della clemenza generale per i detenuti ma senza fare esplicito riferimento ad indulto e amnistia 2014 come invece fece Papa Giovanni Paolo II.
Intanto, a proposito di sovraffollamento carceri, mentre prosegue a Palazzo Madama l'esame dei quattro disegni di legge per indulto e amnistia dopo l'entrata in vigore del nuovo decreto svuotacarceri e della nuova legge sulle pene alternative, nuovi interventi sugli istituti penitenziari vengono previsti nella Legge di Stabilità 2015 dal Governo Renzi. Uno degli emendamenti del Governo Renzi alla manovra finanziaria prevede che i risparmi del Coni, ma anche quelli delle Regioni e degli altri Enti locali, saranno riassegnate al ministero della Giustizia per il miglioramento della situazione nelle carceri.
Il Governo Renzi, con questo nuovo emendamento alla Legge di Stabilità 2015, punta a trovare le risorse finanziarie per "interventi e investimenti finalizzati al miglioramento delle condizioni detentive e delle attività trattamentali".