"Abbiamo affrontato un'emergenza carceri che non si risolve una volta per tutte", ha dichiarato il ministro della Giustizia Andrea Orlando nel corso della conferenza stampa di oggi (lunedì 22 dicembre) per fare il punto sulla situazione del sovraffollamento carceri in Italia alla vigilia del Natale 2014 e in vista dei nuovi impegni del Governo Renzi per la riforma della giustizia 2015 che punta a modificare il sistema penale e penitenziario italiano. Non ci sono al momento novità da parte dell'esecutivo su amnistia e indulto 2015, i provvedimenti di clemenza generale ad efficacia retroattiva auspicati dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Indulto e amnistia però sono di competenza governativa e di competenza parlamentare anche se non c'è dubbio che un impegno del premier Matteo Renzi in prima persona - così come su legge elettorale e riforme costituzionali - potrebbe sbloccare la situazione.
Carceri, amnistia e indulto, Orlando: superata febbre alta, ora rivedere sistema penale
"Aver superato questa fase di febbre alta - ha detto il guardasigilli riferendosi alla riduzione della popolazione carceraria grazie al decreto svuota carceri e alla nuova legge sulle pene alternative - ci consente ora di ripensare il sistema". "Ci sono le condizioni - ha detto il ministro della Giustizia facendo oggi nella sede del dicastero di via Arenula il punto sulla situazione del sistema carcerario italiano - per superare la fase in cui il carcere veniva usato come strumento di propaganda da parte di chi faceva leva sulla paura.
Costruire un sistema più articolato - ha sottolineato il ministro Andrea Orlando (del Partito democratico) - rispondere con i fatti alle richieste di sicurezza secondo i nostri principi costituzionali".
Amnistia e indulto 2015 in attesa degli Stati generali sul carcere
In tema di giustizia e sovraffollamento carceri - mentre prosegue in commissione Giustizia a Palazzo Madama l'esame congiunto dei quattro ddl per amnistia e indulto 2015 in attesa di un possibile testo unificato Pd-Forza Italia - il Governo Renzi, tra i prossimi obiettivi, ha quello di "sviluppare e strutturare il sistema delle pene alternative - ha spiegato il ministro della Giustizia - e ripensare complessivamente il sistema della pena.
Terremo degli Stati generali sul carcere - ha annunciato il guardasigilli durante la conferenza stampa - con tutti i soggetti che operano dentro e fuori il carcere per riprogettare l'assetto del sistema". Gli "Stati generali sul carcere con tutti i soggetti che operano dentro e fuori il carcere" annunciati dal guardasigilli saranno certamente occasione per rilanciare amnistia e indulto in vista delle nuove scadenze di maggio-giugno 2015 previste dal Consiglio d'Europa che vigila sullo stato di attuazione delle sentenze emessa dalla Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo.
Amnistia e indulto, M5s di Beppe Grillo chiede cambio di rotta al Quirinale
E a proposito di amnistia e indulto il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo chiede una inversione di tendenza al Quirinale. "Ci serve un presidente della Repubblica - ha dichiarato il parlamentare M5s Luigi Di Maio, vice presidente della Camera dei Deputati - che non parli di indulto ma incalzi il Parlamento e il governo a fare subito una seria legge anticorruzione. Più che un nome - ha aggiunto il deputato del Movimento 5 stelle - , serve un profilo alla Pertini". I grillini hanno annunciato battaglia a ogni provvedimento di indulto e amnistia 2015 così come la Lega Nord di Matteo Salvini che propone sulla giustizia pene più severe, nuove carceri e certezza della pena.