Un raggiante Beppe Grillo si presenta alla conferenza stampa per i giornalisti stranieri, per presentare la proposta di legge di iniziativa popolare riguardante l'uscita dall'euro. Egli sembra fiero del traguardo raggiunto dagli attivisti del Movimento, ossia le 50.000 firme in un solo week end e una squadra di Parlamentari composta da Luigi Di Maio, Laura Castelli, Giorgio Sorial e Barbara Lezzi, lo aiuta a rispondere alle domande dei numerosi giornalisti, accorsi da tutta Europa, per chiedere delucidazioni sull'iniziativa.

Sorial esprime prima di tutto il fatto che non sussiste la necessità di correre dietro ai mandati e ai vincoli europei, che a suo parere rappresentano un rischio per l'economia reale italiana, inoltre ritiene urgente ricostituire una moneta nazionale, uscire dall'Euro e nello stesso tempo liberarsi dai vincoli europei troppo gravosi per l'economia nazionale.

Un giornalista tedesco chiede se sia possibile uscire dall'Euro essendo al corrente di tutti i rischi che un'azione del genere include, come una svalutazione che sorgerebbe già prima del referendum. Sorial replica denunciando una mancata consultazione popolare ai tempi della progettazione dell'Euro e del Trattato di Maastricht, per cui chiarisce che il Movimento adesso vuole dare l'opportunità di far scegliere al popolo.

Inoltre afferma che è già stata programmata una Exit strategy comprendente una serie di misure idonee a contenere i rischi connessi ad un eventuale ritorno alla Lira. Non esclude una possibile svalutazione della moneta, anzi la dà quasi per certa, ma esprime fiducia nel fatto che questa sarà compensata dal ritorno della sovranità monetaria e di una moneta nazionale, sostenuta da interventi mirati sull'economia nazionale.

Interviene poi Grillo che alle domande di politica interna risponde ancora sostenendo la fattibilità del referendum e non esclude la possibilità di votare proposte provenienti da altre aree politiche e viceversa, che altre aree politiche possano appoggiare il Referendum sull'Euro.

Un giornalista greco chiede a Grillo una sua opinione su Tsipras che ha intenzione di rimanere in Europa e con l'Euro a patto di una rinegoziazione del debito pubblico.

Grillo afferma che questa strategia sia insufficiente a risollevare l'economia ellenica, poiché lo stato greco resta assoggettato dal giogo stampa di moneta-debito e perché tale moneta stampata difficilmente arriva ad inserirsi nell'economia reale. Secondo la Castelli è più utile un abbassamento della pressione fiscale e l'introduzione del reddito di cittadinanza.

Un giornalista tedesco pizzica Grillo sulla scarse possibilità di ritorno alle condizioni precedenti all'Euro e sulla probabile svalutazione nel caso di un ritorno alla Lira. Il leader ribatte: "Il danno è stato già fatto dalla precedente classe politica" inoltre non promette risultati garantiti, ma evidenzia il fatto che avere dato alla luce una nuova classe politica onesta sia già un grossa rivoluzione, che lotta contro lo schiacciamento dei salari e propone il reddito di cittadinanza per rimpiazzare i posti di lavoro scomparsi. Infine rassicura che un eventuale uscita dall'Euro non sarà accompagnata dall'uscita dall'Unione Europea.