Qualcuno aveva fatto il suo nome come prossimo abitante del Quirinale, invece Emma Bonino con dignità, in diretta ai microfoni di Radio Radicale e con la voce rotta dall'emozione, ha dichiarato apertamente ai suoi sostenitori di avere un tumore ai polmoni. Recentemente Emma Bonino, esponente del Partito Radicale, si è sottoposta ad alcuni controlli di routine che hanno evidenziato la presenza di un tumore al polmone sinistro. Si tratta di una forma localizzata e ancora asintomatica. Non dovrebbe essere nulla di catastrofico, ma si tratta sempre di un tumore, anche se l'ex ministro degli Esteri fa sapere: io non sono la mia malattia.
La Bonino da giorni si sta sottoponendo a un trattamento di chemioterapia che la coinvolgerà emotivamente e fisicamente per tre mesi: un ciclo curativo lungo e impegnativo, ma indispensabile. Alla notizia i social si sono attivati, il primo è stato Twitter dove è partito l'hashtag #forzaemma.
Rivolgendosi poi ai media, la dirigente radicale ha chiesto di rispettare la sua situazione senza mettersi a fare indagini sul suo stato di salute. Ringrazia gli operatori che l'hanno sostenuta anche nei momenti più difficili. Un pensiero lo rivolge a tutte le persone che come lei stanno sostenendo una prova superiore alle proprie aspettative. Il suo messaggio è quello di sforzarsi di essere persone con il desiderio e la forza di vivere libere fino alla fine e affrontare la sfida con coraggio.
Emma Bonino non si dimette, non ha intenzione di lasciare la politica, e nemmeno mettere da parte le attività per cui da una vita si sta dedicando con impegno, però i suoi obblighi politici dovranno essere organizzati in base alle sue esigenze mediche, che in questo momento così delicato, necessitano della massima priorità.
Rivolgendosi infine agli ascoltatori, Emma Bonino spera che il loro affetto e le frasi d'incoraggiamento che le stanno giungendo si trasformino in voti per il Partito Radicale. Le battaglie che oggi la forza politica sta portando avanti, potrebbero sembrare marginali, ma in futuro saranno indispensabili per tutti e per la democrazia, in particolare in un momento concitato come quello che sta attraversando oggi il mondo.