La settimana sta per volgere al termine e ci siamo decisamente ubriacati con i Sondaggi politici elettorali dal 19 al 23 gennaio 2015 sulle intenzioni di voto ai partiti. Sono stati addirittura 9 gli istituti che li hanno resi noti, noi li abbiamo raccolti ed esaminati, e siamo pronti per darvi un'idea dello scenario politico, se si andasse a votare oggi alla Camera. Vedremo il range percentuale per ogni forza politica e la media dei sondaggi elettorali sui 7 partiti che dovrebbero entrare in Parlamento: Pd, M5S, Lega Nord e Forza Italia sicuramente, NDC con UDC quasi certamente così come SEL, qualche dubbio su FDI-AN, visto che la soglia di sbarramento nell'ultima versione della legge elettorale Italicum, dovrebbe essere definitivamente fissata (dunque ribassata rispetto al Patto del Nazareno originario) al 3% per mezzo della proposta di Renzi che pare sia stata accettata da Berlusconi.

Sondaggi elettorali a confronto e media al 24 gennaio 2015

Ecco dunque i dati più interessanti sulle intenzioni di voto dopo aver preso in esame i sondaggi politici dei seguenti 9 istituti: Emg, Swg, Datamedia, Euromedia, Ixè, Piepoli, Ipsos, Tecnè e Ipr, in neretto indicheremo la media e a seguire il range, in ultimo qualche considerazione e alcune specifiche.

  • Partito Democratico - 36,02% * (34,6 - 38,0%)
  • Movimento 5 Stelle - 19,43% * (18,5% - 20,8%)
  • Forza Italia - 13,98% * (12,5% - 15,0%)
  • Lega Nord - 13,37% * (11,5% - 15,0%)
  • NCD-UDC - 4,11% * (3,6% - 5,4%)
  • SEL - 3,64% * (2,8% - 4,0%)
  • FDI-AN - 2,98% * (2,0% - 3,5%)

Se non ci sono dubbi sulla leadership politica del PD e sul suo unico antagonista anche se molto indietro ad oggi, il M5S, i sondaggisti si dividono nello stabilire chi sia il terzo partito italiano in una battaglia tutta di Centrodestra fra Berlusconi e Salvini, tenendo conto che questa valutazione non sarebbe stata nemmeno lontanamente presa in considerazione ai tempi delle elezioni europee, quando la Lega Nord esultava per aver preso il 6,1% mentre Forza Italia piangeva con un 16,8% inferiore alle attese nonostante lo sconquasso a causa della condanna del suo leader lasciava presagire un dato del genere.

Gli istituti Ixè, Datamedia e Piepoli stimano il partito di Salvini davanti a FI, è anche vero che solo quest'ultimo indica un gap del 2,5%, per gli altri due la differenza è molto più contenuta. Il massimo vantaggio per Forza Italia sulla Lega lo concede Swg (+3,5%), per gli altri 5 il gap è minore. Sarà dunque un testa a testa fino alle prossime elezioni politiche? Beh, dipende da quando si andrà a votare e Berlusconi e Renzi non decideranno addirittura di allargare il Patto del Nazareno in un'anomala maggioranza di Governo da cui si tirerebbe fuori probabilmente la minoranza DEM che potrebbe andare a costituire un partito di sinistra radicale, magari insieme a Sinistra Ecologia Libertà.

Alle elezioni europee, il PD aveva ricevuto consensi per il 40,8% contro il 21,1% del M5S, questo fa riflettere sul mezzo fallimento delle politiche di Renzi che vede il vantaggio del suo partito diminuito di circa il 3%. Attualmente il più generoso con il PD è Swg, il più scettico Ipsos, mentre sul M5S picco massimo da Emg, minimo da Datamedia e Piepoli. Sarà un'impresa per Fratelli d'Italia conquistare dei seggi alla Camera visto che viaggia sul filo della soglia di sbarramento del 3%, nessun problema per il Nuovo Centrodestra di Alfano, ma solo se conferma l'alleanza con l'UDC di Casini, la Sel di Vendola c'è.