La Grecia festeggia la vittoria di Syriza, vittoria quasi scontata, i sondaggi hanno sempre visto in testa il leader Tsipras nei confronti dell'avversario Samaras. Ieri sera poco prima delle 22:00, ora italiana, quando le proiezioni davano per certa la vittoria della sinistra, il primo ministro uscente si è congratulato al telefono con il vincitore e poco dopo ha rilasciato un'intervista alla televisione greca, trasmessa in diretta da Rai News, che ha sorpreso perché non è nella consuetudine che il candidato uscente voglia esprimere pubblicamente il suo pensiero dopo la sconfitta.
Samaras ha dichiarato di aver attuato la politica di austerità nella convinzione che i provvedimenti presi sarebbero stati realmente utili al Paese, di aver agito in sintonia con le misure stabilite dall'Unione Europea e di aver comunque agito in buona fede. Si è presentato con estrema dignità anche se sconfitto, ma con la coscienza tranquilla.
Samaras, ora è il capo dell'opposizione, e presidente del secondo partito del Paese. Per la Grecia, culla della democrazia occidentale, si prospetta uno scenario nuovo, dove la vittoria di Tsipras non è stata per poco assoluta. La gioia e l'esultanza della folla testimoniano la speranza che Syriza rappresenta per le sorti della democrazia greca. Ora tutti si attendono che Tsipras mantenga le promesse elettorali e che le parole che hanno riscaldato gli animi di ottimismo e fiducia si traducano presto in realtà.
Di fatto i contatti per le prime consultazioni sono gia iniziati, Tsipras dovà trovare degli accordi con i leader delle altre coalizioni di sinistra che faranno parte del nuovo governo: Po Tamo, Sinistra Democratica e Comunisti Indipendenti.
Accanto alla vittoria annunciata della sinistra emerge, però, uno scenario inquietante, al terzo posto si è imposto il partito Alba Dorata, partito di dichiata ispiarazione neonazista, che vede alcuni sui esponenti in carcere per aver commesso dei crimini molto gravi.
Alla luce di questo dato lo scenario politico si prospetta piuttosto difficile. L'ondata xenofoba che Alba Dorata porta con sé non lascia presagire che il percorso politico di rinnovamento e di apertura risulti privo di contrasti e di problemi. In un Paese dove l'astensionismo alle urne è stato alto, quasi il 40% della polazione non è andato a votare, e il tasso di disoccupazione giovanile altissimo, dimostano che la fiducia del popolo greco nella politica e nelle istituzioni è ancora molto basso, nonostante l'indiscusso e previsto successo di Tsipras.