Sergio Mattarella ha ampiamente superato il quorum necessario al quarto scrutinio, ossia i 505 voti (la maggioranza assoluta dei grandi elettori) ottenendo ben 665 voti, l'annuncio è stato seguito da un lungo e caloroso applauso dei presenti in Aula. Era sufficiente la maggioranza assoluta, ma in questo quarto scrutinio si è andati ben oltre, "Siamo molto felici, è una bella giornata, abbiamo eletto un grande Presidente praticamente con i due terzi dei grandi elettori. Io penso che oggi sia stata scritta una pagina importante  nel libro della storia politica italiana ed in generale nella storia delle istituzioni repubblicane" ha commentato Francesco Boccia del Partito Democratico.

Forza Italia ha dato indicazione di votare scheda bianca, di tali schede senza alcun voto ce ne sono state oltre cento.



Mattarella Presidente della Repubblica - Il risultato in fondo era abbastanza scontato, Mattarella e Ferdinando Imposimato hanno occupato la "pole position" delle votazioni; discutibile e stigmatizzabile certo il comportamentento di Matteo Renzi, il quale poteva tranquillamente proseguire il processo di alleanza ed amicizia con il partito di Silvio Berlusconi, ma che col suo oramai noto strappo ha deciso bruscamente di interrompere. "Spero che le riforme ora vadano avanti e che PD e Forza Italia continuino a scriverle insieme. Oggi abbiamo fatto un grande passo, io vorrei che fossero fugate via le polemiche e che da lunedì mattina tornassimo a lavorare quì su tutti i provvedimenti che abbiamo da approvare.

Continueremo a differenziarci sulle ricette del paese, ma io mi auguro (sulle riforme specialmente) di poter andare avanti insieme" ha poi aggiunto Boccia durante un'intervista.



Sicuramente dopo questo strappo da parte del Premier i componenti di Forza Italia dovranno riflettere riguardo la situazione attuale, ma non sembra esserci per ora una decisione definitiva assunta da tale partito.

Come si sa, il Presidente della Repubblica è il punto di riferimento sovrano del popolo italiano, ma è bene ricordare gli altri numerosi e variegati poteri di tale figura previsti dalla costituzione. In primis egli rappresenta l'unità nazionale, presiede il Consiglio Superiore della Magistratura, detiene il Comando Supremo delle Forze Armate e può dichiarare lo stato di guerra.

Nel contesto politico e legislativo: nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri, indice le elezioni, scioglie le camere (salvo che negli ultimi sei mesi di mandato), indice referendum, invia messaggi alle camere, promuga le leggi (le può rinviare alle camere con messaggio motivato), concede la grazia e può commutare le pene. Sul piano internazionale infine accredita i diplomatici e ratifica i trattati. Il Capo dello Stato è politicamente irresponsabile visto che la vera responsabilità politica è assunta dai ministri che sono tenuti ad apporre la controfirma. La Costituzione Italiana attribuisce al Presidente della Repubblica un ruolo di garante super-partes, ma da Pertini in poi tale figura ha assunto un ruolo sempre più attivo.