Italicum è il nome della nuova legge elettorale, che tra oggi e domani affronterà tre voti di fiducia per poi arrivare al passaggio definitivo nei primi giorni della prossima settimana. Ma che cos'è l'Italicum e soprattutto come funziona e cosa prevede il testo che andrà a sostituire l'odiatissimo Porcellum? Innanzitutto va detto che si tratta della legge che regola le elezioni politiche nazionali e che è regolato da un sistema maggioritario, che ha lo scopo di premiare il partito che ottiene più voti rendendolo così in grado di esprimere un governo stabile.

Italicum: come funziona

Doppio turno. È l'aspetto fondamentale del meccanismo dell'Italicum: tutti i partiti si presentano alle elezioni. Nel caso in cui uno di questi riesca a conquistare fin da subito il 40% dei voti, allora ha vinto le elezioni. Altrimenti, ed è il caso più probabile, si andrà a un secondo turno, a cui si presenteranno i due partiti che hanno ottenuto più voti.

Premio di maggioranza. Sia che avvenga al primo o al secondo turno, il partito che ottiene più voti ottiene il 55% dei seggi della Camera, in modo da avere una metta maggioranza che gli consentirà di esprimere un governo stabile. Gli altri partiti si ripartiranno i rimanenti 290 seggi della Camera dei Deputati.

L'Italicum, infatti, è valido solo alla Camera, dal momento che è stato scritto pensando a come funzionerà il sistema istituzionale in seguito alla riforma del Senato, che una volta approvata dovrebbe trasformare il Senato rendendolo non elettivo.

Soglie di sbarramento. È prevista una sola soglia di sbarramento, al 3%. Tutti i partiti che la supereranno potranno accedere al Parlamento conquistando qualche seggio, tutti i partiti che resteranno sotto, saranno esclusi dalla Camera dei deputati.

Le preferenze e i capilista bloccati. I candidati alla Camera di presentano dividendosi tra 100 collegi che rappresentano il territorio nazionale. In verità, però, è possibile presentarsi in più di un collegio, fino a un massimo di dieci. Una norma che non piace ma che serve ai leader dei partiti minori per garantirsi un posto in Parlamento.

I capilista (ovvero i nomi in cima all'elenco dei candidati) sono scelti dai partiti, dal secondo in poi, varranno le preferenze, il che significa che è l'elettore a dover indicare quale candidato del suo collegio vuole mandare in Parlamento.

Entrata in vigore. L'Italicum sarà valido dal luglio 2016, in modo da rassicurare i tanti parlamentari che temevano che un'approvazione della nuova legge elettorale avesse significato un ritorno rapido alle urne.