Oggi, 18 aprile 2015, il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella è arrivato in Vaticano per incontrare Papa Bergoglio: si tratta della prima visita ufficiale di Stato.

Un incontro senza dubbio molto toccante per il nostro Capo di Stato che non ha mai nascosto la sua fede religiosa e la sua intima credenza nei valori cattolici; basta infatti pensare alla sua prima domenica da neo Presidente della Repubblica vale a dire la Santa Messa come prima tappa della sua giornata prima di procedere con i suoi impegni istituzionali.

Mattarella questa mattina in Vaticano. 

L'ex giudice costituzionale è arrivato dunque questa mattina in Piazza San Pietro con la figlia Laura e cinque dei suoi sei nipoti, accompagnato anche dal Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e dall'Ambasciatore d'Italia presso la Santa Sede, come riportato da "ANSA". Dopo i primi saluti e le fotografie di rito, Papa Bergoglio e il Presidente Mattarella si sono incontrati per un colloquio privato. Ventitré minuti di colloquio privato vertente su numerosi punti cruciali, in primis l'emergenza migranti e la disoccupazione giovanile.

Papa Francesco ringrazia Mattarella per l'impegno e la perseveranza usata per fronteggiare il fenomeno immigrazione ma ha ribadito l'estrema necessità di un collaborativo impegno sia a livello europeo sia a livello internazionale.

Subito dopo Papa Bergoglio ha sollevato uno dei maggiori nodi cruciali del nostro paese: la disoccupazione. Il Santo Padre lo ha definito un vero e proprio grido di dolore che deve arrivare tempestivamente all'orecchio e alle agende dei pubblici poteri e della comunità ecclesiastica in quanto il lavoro sancisce la dignità e la libertà di una persona: senza lavoro una persona non è libera e viene minata nella sua più intima dignità.

Clima cordiale tra i due che ne hanno approfittato per esprimersi reciprocamente forte stima e gratitudine.

Un Papa visibilmente stanco che, con il tono di voce un poco affannato e un volto forse meno incline al sorriso, ha cercato comunque di spronare su ogni versante le istituzioni italiane.

Mattarella dal canto suo ha ringraziato allineandosi totalmente sulle questioni più spinose come l'emergenza immigrazione, le guerre e la famiglia e ha successivamente ribadito la necessità di un coinvolgimento europeo: l'Italia invocherà ancora di più un imminente aiuto dell'Unione Europea perché il rischio più pericoloso, soprattutto in un difficile momento come quello attuale, è quello di smarrire il valore dell'umanità.

L'incontro non è terminato prima di ricordare la necessità di un punto di incontro, di un dialogo tra tutte le comunità religiose per risolvere insieme le divergenze circa le questioni centrali del nostro paese.