Gli ultimi sondaggi politico elettorali targati Piepoli, commissionati e pubblicati dal sito Ansa, vedono una sostanziale frenata e staticità dei consensi se confrontati con la rilevazione della settimana scorsa, effettuata dal medesimo istituto. C'è un'eccezione, cresce solo il M5S, un caso o il segno di un ritorno di fiducia al partito di Grillo?

Sondaggi elettorali al 9/04/2015: cresce il M5S, ritornerà ai fasti delle Politiche 2013?

Il Pd resta stabile al 38,0%, appare strano che scandali e inchieste che hanno coinvolto esponenti soprattutto del Partito Democratico, lascino indifferente l'elettorato.

Se a questo si aggiunge che molto dell'operato del Governo Renzi convince poco gli italiani, l'unica considerazione da fare, è che gli elettori sostengono che manchi un'alternativa politica vera. Ma forse c'è un altro dato da tenere presente, ovvero quello riscontrato dall'ultimo sondaggio elettorale Emg-Tg La7, dove si specificano le intenzioni di voto per fasce d'età, a voi le valutazioni.

Cresce il Movimento 5 Stelle, anche se solo di mezzo punto, si porta al 19,5% e si avvicina sempre di più al risultato delle voto delle europee 2014, dove totalizzò il 21,8%. Ma il M5S viene dato ormai da quasi tutti i Sondaggi politici elettorali in netta ripresa da diverse settimane, ci si chiede a questo punto, in un'Italia che rende insoddisfatti i cittadini per come vengono governati, non possa il partito di Grillo raggiungere quel 25% circa di consensi, ottenuto alle elezioni Politiche 2013.

La Lega Nord ferma al 14,5%, paga probabilmente la rottura Salvini-Tosi per le Regionali del Veneto, che potrebbe mettere in difficoltà Zaia, a questo proposito, un articolo può farci capire la situazione attuale attraverso quattro sondaggi regionali riferiti naturalmente al Veneto. Si potrebbe anche pensare che il massimo ottenibile dal partito di Salvini sia intorno al 16%, in virtù dei caratteri a volte estremisti della sua politica, ma se entra anche al Sud, la percentuale è destinata a lievitare di molto.

Forza Italia rimane al suo minimo storico con il 10,5%, impensabile se si pensa al PDL con percentuali vicine al 40%. D'altronde la condanna a Berlusconi e la sua conseguente uscita dalla politica attiva, hanno mandato in crisi il partito che poi si è suicidato con le continue battaglie interne, parliamo soprattutto dell'opposizione di Fitto.

Bene SEL che pur bloccato al 5,0%, non cede e resta con un dato ampiamente sufficiente a superare la soglia di sbarramento del 3% prevista dall'Italicum, facendo meglio anche della lista Tsipras (europee 2014). Fratelli d'Italia al 4,0%, soddisfacente questo consenso visto i risultati elettorali precedenti, in crisi Area Popolare, ovvero Ncd+Udc che con il 3,0% mette in dubbio la sua presenza alla Camera, se si votasse oggi naturalmente.