In molti ci chiedono degli opportuni chiarimenti in merito alla riforma Scuola. Dopo avervi informato sul destino degli abilitati TFA, è giusto un chiarimento sulla Buona Scuola di Renzi. Ovviamente quello che riportiamo di seguito è un disegno di legge che potrà essere modificato in Senato, così come è stato modificato alla Camera.

Prima di tutto le scuole dovrebbero avere una maggiore autonomia nel gestirsi con un potere straordinario che verrebbe attribuito al dirigente scolastico. In questo caso, sarà lui a chiamare dagli ambiti territoriali il docente a partire dal 2016. Il DS avrebbe anche la possibilità non solo di fare la famosa chiamata, ma la facoltà anche di stipulare contratti a tempo determinato col docente per un massimo di 3 anni, e avrebbe anche la possibilità di scegliere il supplente, che colmerà la mancanza di organico per un massimo di 10 giorni. Le scuole inoltre potrebbero anche decidere se svolgere un orario prolungato, restando aperte di pomeriggio.

Assunzioni e concorso secondo la riforma scuola

Un tema caldo sulla riforma scuola riguarda le assunzioni. Dovrebbero essere assunti 100.071 docenti. Il governo Renzi vorrebbe dare precedenza agli iscritti alle GaE, graduatorie che verranno chiuse quando tutti gli iscritti riusciranno ad ottenere l'agognata cattedra, e i vincitori del concorso 2012 che ancora attendono una cattedra.

Altro tema importante sulla riforma scuola riguarda il concorso. Il primo dovrebbe essere bandito il 1 ottobre 2015, e il requisito principale rimane ancora l'abilitazione (vedremo cosa succederà in Senato). Il concorso, almeno per il momento, si prospetta come unica strada per ottenere la cattedra. Se tale punto non verrà cambiato nemmeno in Senato, è doveroso fare una piccola riflessione nei confronti di coloro che si sono laureati alla magistrale negli a.a. 2013/14 e 2014/15. Questi docenti non hanno avuto nessuna possibilità né di provare il TFA, né un'altra strada per abilitarsi. L'esclusione quindi non sarebbe corretta, perché non avrebbero avuto nessun tipo di scelta.

Per quanto riguarda gli anni di prova, che dovrebbe affrontare il docente dopo aver vinto il concorso, sono cambiati. Prima erano tre anni con stipendio ridotto, ora si parla di un solo anno, ma anche qui vedremo se verranno apportate modifiche. La Commissione per la valutazione del docente rimane, almeno per ora. E voi cosa ne pensate a riguardo? Dateci il vostro consenso/dissenso. Per rimanere, invece, aggiornato sul mondo della scuola e sulle relative offerte di lavoro, clicca sul tasto Segui.