Oggi Barack Obama ha messo la sua firma su un nuovo provvedimento in materia di sicurezza dopo un sofferto stazionamento al Senato prima di essere approvato. Sarà rubricato come Usa Freedom Act e sostituirà il Patriot Act, lascito dell'amministrazione Bush. Inaugura una fase nuova dopo la rinserrata prevista dal Patriot Act elaborato sull'emozione della strage dell'11 settembre. Il Freedom Act interviene a disciplinare l'incetta di dati da parte della Nsa, agenzia di spionaggio interno a tutela della sicurezza nazionale. Con la nuova legge la Nsa non potrà raccogliere indiscriminatamente i dati e conservare le tracce delle comunicazioni, contatti, ore degli scambi telefonici o via e-mail soprattutto in assenza di prove sulla connessione degli intercettati con il terrorismo. Nel futuro, salvo revisioni e retromarce, i dati verranno conservati solo dalle agenzie telefoniche e dai provider. La Nsa potrà accedere a questa riserva previo provvedimento emesso da un tribunale segreto deputato all'antiterrorismo a condizione che si identifichino le persone o i gruppi di persone sospette. L'agenzia potrà gestire autonomamente le informazioni in materia di viaggi senza passare per l'approvazione del tribunale.

Battaglia in Senato

Il provvedimento ha incassato 67 voti a favore contro 32 contrari. Ha dovuto intervenire personalmente il presidente Obama per affrettare i tempi e dare una scossa ai lavori che rischiavano di prolungare l'approvazione a dopo la scadenza del Patriot Act. Il capo della Casa Bianca infatti ha accusato i senatori di ritardi e falle nei confronti della sicurezza nazionale. Ma il vero artefice è stato il futuro candidato presidente Rand Paul che è riuscito nello scacco matto al capo della maggioranza repubblicana in Senato Mitch McConnell che ce l'ha messa tutta per fare ostacolo con gli emendamenti. Per qualche giorno resterà un buco nella legislazione sulla sicurezza prima che la nuova legge sia effettiva.

La soddisfazione di Edward Snowden

Festeggia dalla Russia Edward Snowden, la talpa che aveva rivelato l'esistenza del programma di sorveglianza della Nsa, un'imprudenza che gli è costata l'autoesilio in Russia per scampare ad un processo per tradimento con conseguente arresto. Snowden è intervenuto in videoconferenza da una località imprecisata della Russia ad un evento di Amnesty International e ha commentato la nuova svolta legislativa: "Pratiche di sorveglianza indiscriminata non servono a niente. L'esperienza dell'attentato alla Maratona di Boston lo dimostra. I due responsabili erano ben noti alle forze dell'ordine ma non sono stati fermati e il perché ve lo spiego io che facevo quel lavoro: se raccogli dati su tutti finisci per non capirci più niente".