Il titolo dell'assemblea non è quello che possa indurre all'equivoco: 'Il Pd che vogliamo'. E' evidente che non è questo il Partito Democratico che vogliono Roberto Speranza e la minoranza Dem che vuole ricostruire il centrosinistra, quello che Matteo Renzi ha raso al suolo in questi ultimi mesi. 

L'ex capogruppo, dimessosi dopo che il Presidente del Consiglio annunciò la fiducia sull'Italicum, ha elencato quelli che sono stati giudicati come 'errori gravi di Renzi': il decreto Jobs Act, la legge elettorale e, per ultimo ma certamente non meno importante, la riforma della Buona Scuola che ha determinato l'addio di Stefano Fassina.

Minoranza Dem, Reichlin 'Renzi è un ignorante'

L'intervento della convention di ieri senza dubbio più 'eclatante' è stato quello di Alfredo Reichlin, una delle 'anime storiche' del Partito Comunista Italiano, un personaggio che i renziani hanno a lungo evocato quando, lo scorso anno, dopo le trionfali Europee, si parlava di 'Partito della Nazione'.

Reichlin è andato giù duro contro Renzi affermando che il capo dell'attuale governo 'ha dinamismo', questo lo si deve riconoscere 'ma dietro non c'è una cultura politica. Dove vuole andare Renzi con una forza indistinta? E' un ignorante!' tuona Reichlin che rincara la dose affermando che se il Presidente del Consiglio pensa di asfaltare i valori del centrosinistra, è uno stupido, perchè il risultato sarà che la gente non andrà più a votare.

'Renzi è uno stupido, dove voleva andare con il Patto del Nazareno?'

L'ex deputato, inoltre, ha rinfacciato a Renzi il patto del Nazareno: 'Dove voleva andare? Renzi pensava di giocare con la destra come fa il gatto con il topo, ora ha scoperto che la destra non è morta e che non ha un volto buono'.

Reichlin striglia la minoranza, affermando che, oltre ai voti contrari e alle proteste, ci vuole qualcosa in più, ci vuole un vero pensiero politico: soprattutto pensare cose nuove per l'economia dell'Italia, cercando di uscire dal vincolo stringente che l'Europa sta imponendo al nostro Paese. E' quello che sta già facendo la Grecia, 'ma noi' conclude Reichlin 'la stiamo lasciando da sola.'