La settimana scorsa c'è stata la visita del Presidente russo Putin in Italia all'Expo e l'invito anche al Governo italiano a superare le sanzioni europee imposte alla Russia per un reale rilancio del made in Italy che potrebbe valere sino a 3 miliardi di euro per la nostra economia. Dai 30 miliardi di volume d'affari di qualche anno fa, oggi siamo decisamente ridimensionati, ma non certo in tutti i comparti.

L'export italiano soffre in Russia e pare il rischio sia quello di tornare ad una situazione di scambi ai livelli di 6 anni fa, queste sono i dati che sono stati portati all'attenzione anche dal Presidente del Consiglio Renzi durante l'incontro avuto pochi giorni fa con Vladimir Putin, sicuramente il made in Italy sta soffrendo in terra russa per via delle sanzioni adottate dall'Unione Europea, a partire dallo scorso marzo e anche dalle contromisure stesse messe in campo da Mosca.

I numeri parlano chiaro, la Russia è stata una delle grandi storie di successo per l'export italiano, missioni e accordi commerciali fino a veri e propri investimenti di imprese italiane che erano all'ordine del giorno, il mercato russo era diventato una nuova frontiera per svariate piccole e medie imprese con una serie di incrementi anche a due cifre sino al 2014. L'interscambio era riuscito a sfondare i 30 miliardi di euro, di cui 20 miliardi di export verso la Russia e oltre i 10 miliardi di import italiano. Il 2014 però ha coinciso con la prima vera battuta di arresto dall'inizio delle incomprensioni con l'Europa.

Putin ha chiesto a Renzi di aiutarlo a far modificare e superare le sanzioni europee, in cambio ha lasciato intendere il responsabile del Cremlino di una crescita delle commesse russe ad aziende italiane, ma alcune imprese italiane ancora sono piuttosto perplesse perché i russi non hanno saldato i conti a quanto pare, soprattutto anche le imprese italiane che hanno lavorato al padiglione russo dell'expo fanno sapere di stare ancora attendendo il pagamento di 1 milione di euro a saldo dei lavori realizzati a tempo di record per consentire la puntuale apertura del padiglione stesso il primo maggio scorso.

Expo vuol dire agroalimentare anche se il settore della meccanica è quello che ha interessato molto il trend del commercio fra questi due Paesi, ma Mosca sembra ancora voler esser un partner strategico per l'Italia in particolare in campo energetico.