Il 'Corriere della Sera' ha pubblicato quest'oggi, lunedì 29 giugno 2015, gli ultimi Sondaggi politici, concentrando in modo particolare la propria attenzione sui consensi nei confronti dei più importanti leader dei vari partiti. 

Il sondaggio è stato realizzato da Ipsos PA presso campioni nazionali rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne, di diversa fascia di età, luogo di residenza e livello di scolarità. 

Per quanto riguarda le più importanti cariche dello Stato, l'unico a riscuotere vasto consenso è il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (71%) nonostante una piccola diminuzione rispetto al suo insediamento, ma del resto c'era da aspettarselo. 

Il presidente del Senato, Pietro Grasso, è molto distanziato (solo il 40%), mentre ancora più evidente il calo di popolarità per il presidente della Camera, Laura Boldrini, che riscuote solo il 33 per cento dei consensi, con un crollo, rispetto al periodo del suo insediamento alla prestigiosa carica, addirittura di 24 punti percentuali, quasi la metà.

Renzi e Salvini al 36 per cento: a picco la popolarità del Presidente del Consiglio

Veniamo, invece, ai diversi leader dei principali partiti politici. Com'era logico aspettarsi, Matteo Renzi ha subìto un vero e proprio crollo nei consensi: se al momento dell'incarico di Presidente del Consiglio poteva vantare il 61 per cento di popolarità (con picco massimo dopo le Europee 2014 vicino al 70 per cento), ora solo 36 italiani su cento danno fiducia al premier. Le palesi incertezze e i repentini cambi di strategia (vedi riforma della Scuola) hanno contribuito al crollo dell'ex sindaco di Firenze. 

Uno dei dati più rilevanti è costituito dal fatto che il leader della Lega, Matteo Salvini ha ottenuto lo stesso 36 per cento di popolarità del suo antagonista del centrosinistra, anche se bisogna pur constatare che, dall'inizio del 2015, la sua 'crescita' è stata poco rilevante, quasi come se avesse già raggiunto il massimo. 

Beppe Grillo sale, tiene la Meloni, crollo Alfano

Sale fino al 30 per cento il consenso nei confronti di Beppe Grillo (Movimento Cinque Stelle), anche se l'aumento di soli sette punti percentuali dall'inizio dell'anno, non lo si può considerare certamente un'irresistibile 'escalation'. 

Stabile con un lusinghiero 29 per cento, Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia, mentre Silvio Berlusconi (Forza Italia) scende ancora di qualche punto, attestandosi al 21 per cento. Pesante debàcle, invece, per il leader del Nuovo Centro Destra, Angelino Alfano che crolla sino al 15 per cento (sette punti in meno rispetto all'inizio del 2015).