Dopo l'accorato discorso di Tsipras e la piccata risposta di Juncker all'Europarlamento, si rimanda tutto a domenica 12 luglio, giorno in cui il gruppo europeo dovrà esprimere il suo verdetto sul caso greco, decidendo se attivare il piano di salvataggio, oppure, ipotesi scongiurata da tutti i poteri in gioco, dichiarare il fallimento della Grecia.
Tsipras infiamma Strasburgo
Il premier greco si fa strada tra i banchi seguito dagli applausi, sono in molti a stringergli la mano e a scattargli una foto. Alcuni parlamentari, innervositi dalla situazione, rispondono con fischi e "buuu".
E' la fotografia dell'Europarlamento spaccato: Tsipras e i suoi sostenitori sembrano studentelli sorpresi a far ricreazione in aula, alcuni espongono cartelli "Oxi", altri come Salvini ringraziano il governo greco per avere dimostrato che il "re è nudo". Tsipras comincia con lo spiegare l'esito del referendum: "non è stata una scelta di spaccatura con l'Europa" ma l'espressione della "volontà di tornare ai valori che stanno alla base dell'Ue". Poi promette proposte per la "ristrutturazione del debito che non graveranno sui contribuenti europei". Ma è evidente che il primo ministro greco è uomo votato all'attacco, e nemmeno questa volta si trattiene dall'usare la sciabola: "I vostri soldi sono serviti a salvare le banche, non sono mai arrivati al popolo" e insiste sulla necessità di "aprire il dibattito sul debito, basta con questi tabù." e ancora "la cosiddetta crisi greca è una debolezza di tutta l'area euro.
E' un problema europeo e non solo greco". Dall'altra parte dell'aula i primi della classe, i diligenti, che accusano e non cedono a facili emozioni. Manfred Weber, leader del Partito Popolare Europeo, interviene: "Lei ama la provocazione noi il compromesso, noi vogliamo il successo lei il fallimento". Pronta la replica di Tsipras, affermando di voler porre rimedio ad alcune "distorsioni del passato, come le baby pensioni" ma di volersi tenere il criterio di scelta.
"Nessun piano segreto per uscire dall'euro"
Tsipras ribadisce che il Grexit non è nelle intenzioni del suo governo, ma chiede un programma sostenibile per poter pagare il debito e una diminuzione di quello attuale per riuscire a pagare debiti futuri. Stoccata a Weber: "Ricordo che il momento di massima solidarietà nell Ue è stato nel 1953, quando venne tagliato il 60 per cento del debito tedesco dopo la guerra".
Poi cita Sofocle: "Esiste un momento in cui il diritto degli uomini è superiore alla legge. Questo è uno di quei momenti".
Juncker risponde a Tsipras
"Senza l'interruzione dei negoziati saremmo giunti a un'intesa" ha detto il presidente della Commissione Ue. "La Commissione aveva proposto un programma pluriennale di prestiti per 35 miliardi di euro. E' bene che si sappia cosa è stato detto dietro quelle porte chiuse" ha aggiunto, in merito alle accuse di Tsipras sulle trattative dei giorni scorsi svolte a porte chiuse. Dopo l'intervento di Tusk, presidente del Consiglio Europeo, ("Moralità significa pagare i debiti"), la seduta viene tolta e tutte le parti in causa tornano a scrutarsi a distanza, cercando di anticipare le prossime mosse. Le proposte di Atene sono attese entro la mezzanotte di oggi 9 luglio, mentre l'ultima parola spetta alla riunione straordinaria di domenica 12.