Il desideriodi tutti rimane sempre avere piùpunti di contatto che di divisione tra l'italia e la Germania, anche se purtroppo al momento ci sono alcuni punti sucui si è in disaccordo. "C'è uno spirito europeo che ci unisce, nella consapevolezza e nella necessità della Ue", ha dichiarato laMerkel al termine dell'incontrocon il premier Renzi tenutosi a Berlino. Ilclima stavolta era molto più teso rispetto alle volte precedenti, ed a contribuire è stata anche la pesantezza deitemi trattati: migranti, flessibilità, applicazione delle regolee lesanzioni alla Russia.
Fortunatamente alla fine del vertice laMerkelha chiaramente fatto capire che ha apprezzato moltoil lavoro che sta svolgendo ilgoverno italiano, e le riforme fattedal premier negli ultimi mesi. Renzi dopo aver ringraziato si è espresso con queste parole "Siamo in un momento delicato della storia d'Europa. Ne avverto tutta la responsabilità. L'Italia è unita alla Germania da un desiderio: vogliamo un'Europa più unita e più forte, che sia capace di dare risposte" su molti problemi.
Migranti e accordo sulla Turchia
Uno dei temi più caldi trattati è stato quello dell'emergenza deiprofughi: dopo aver ricordato le continue stragi che accadono ogni giorno in mare laMerkel ha sottolineato: "Sui migranti va combattuta l'illegalità, il traffico di esseri umani e trasformare tutto questo in legalità".
Purtroppo al momento dall'incontro non è emersa nessuna soluzione concreta: "Non abbiamo nessun problema, né con la Turchia, né con la Germania sul finanziamento dei 3 miliardi alla Turchia. L'Italia è da sempre disponibile. Stiamo aspettando che le istituzioni europee ci diano alcune risposte su dei quesiti che abbiamo formulato per le vie brevi, sul modo di intendere questo contributo e gli altri necessari all'immigrazione".
Renzi non ha nessuna intenzione di cambiare idea sulla flessibilità
Renzi riguardo il tema della flessibilità ha ribadito ancora una volta la necessità che le regole debbano essere uguali pertutti, e si è espresso con queste parole: "Sulla flessibilità chiediamo che le regole Ue che esistono siano applicate, non chiediamo nuove regole.
Nessuno mette in dubbio che il debito italiano debba scendere. Ha caratteristiche che non destano preoccupazione, ma dobbiamo farlo scendere e non lo dico per far piacere ad Angela, ma per i miei figli. La flessibilità è una condizione dell'elezione di Juncker, l'Italia non crede che si possa tornare a politiche allegre, ma l'austerity da sola non può bastare".