Lo scorso 28 gennaio un sondaggio dell'Eurispes ha presentato i risultati di una indagine condotta su un campione di italiani in merito alle riforme di Renzi durante i suoi primi due anni di governo.Il quadro che l'Eurispes ha ricavato da questo rapporto sull'operato del premier Matteo Renzi delinea una situazione diametralmente opposta ai sondaggi di cui parlano i principali media nazionali, Rai in testa. In merito scrive Maria Francesca Fusacchio per Il Tempo di Roma in un articolo dove presenta i risultati su Italicum, Jobs Act, Scuola e politiche dell'immigrazione.

Due italiani su tre bocciano completamente la linea dell'esecutivo giudicandola addirittura peggiorativa rispetto ai precedenti governi.

I due terzi contro le riforme 'renziane'

L'obiettivo dichiarato della riforma del Senato è quello di snellire i tempi di attuazione delle leggi e risparmiare sui conti pubblici. I risultati del sondaggio dimostrano che gli italiani non credono a quanto dice Renzi perché il 73,3% di loro si mostra contrario a modificare la Costituzione. Male anche sul fronte lavoro dove il Jobs Act riceve pollice verso dal 70% del campione intervistato. Anche le percentuali sull'Italicum seguono lo stesso andamento con il 73,6% di contrari. Sul fronte immigrazione c'è profondo malcontento con il 72,9% di italiani sfavorevoli.

E a fermare la Buona Scuolasono favorevoli nella maggioranza dei casi: il 71,2% del campione di intervistati.

Il malcontento degli italiani

Secondo l'istituto presieduto da Gian Maria Fara il malcontento della popolazione italiana è più ampio di quanto non traspaia dai sondaggi televisivi. Alla base di questo c'è l'ansia riformatrice che va a cozzare duramente col carattere ambiguo degli italiani.

Il rischio di sorprese è dietro l'angolo e il banco di prova sarà ad Ottobre con il referendum costituzionale. Sul fronte parlamentare si sta creando una forte avversione da parte di alcuni principali membri della classe dirigente ed in genere della burocrazia pubblica, assai poco inclini ai cambiamenti indotti da Renzi. Sono le diverse trappole lungo il percorsodel Referendum Costituzionale a determinare questa situazione di generale avversione da parte degli italiani.

Pensionati, salvaguardati mancati, medici, lavoratori licenziati dal Jobs Act e docenti della scuola pubblica respingono il nuovo corso millantato da Renzi come unico modo l'uscire dalle secche della crisi.