C'era grande attesa per conoscere i dati dei Sondaggi politici dell'istituto Demopolis per L'Espresso. Rispetto all'ultima rilevazione di quasi due mesi fa non mancano le sorprese. Il Partito democratico è in risalita, mentre il M5S conferma il trend negativo ma non perde così tanto come invece ci saremmo aspettati, anche alla luce dei recenti sondaggi. In difficoltà anche il Centrodestra, che non riesce a 'svoltare' né con la Lega né con Forza Italia. Le prossime amministrative non sono poi così lontane, come hanno dimostrato le ultime primarie del Pd a Milano, e per l'area liberale urge un repentino cambio di rotta.

Sondaggi politici elettorali, i dati di Demopolis

Il Partito democratico sale al 32 percento, in recupero di un punto percentuale. Il partito di maggioranza è l'unico a salire. Sia il Movimento 5 Stelle infatti che Lega e Forza Italia fanno registrare il segno meno. La maggiore perdita si registra per i pentastellati, che scivolano al 27%. Non fa meglio la Lega Nord di Salvini, in ribasso dello 0,3 percento (15,5), così come Forza Italia di Silvio Berlusconi, che perde quasi mezzo punto percentuale, tornando al 10 percento. Prosegue intanto l'attacco frontale di Renzi all'Unione Europea. In un'intervista concessa a Bloomberg, il primo ministro italiano ha affermato che se l'Europa non dovesse cambiare 'la sua visione e la sua strategia' sarebbe la fine, aggiungendo che senza Schengen l'Unione Europea metterebbe a rischio la propria identità.

M5S, tra Rosa Capuozzo e Guerini (Pd)

Un'importante novità è giunta nel pomeriggio di ieri, quando si è appresa la notizia del ritiro delle dimissioni da parte di Rosa Capuozzo, che rimane così in carica come sindaco del comune di Quarto, investito nelle scorse settimane dallo scandalo relativo a presunte infiltrazioni camorristiche.

'Così difendo la mia città', questa la dichiarazione più importante della Capuozzo, che governerà la città grazie all'appoggio di due liste civiche di opposizione. È intanto scontro frontale tra Lorenzo Guerini (Partito democratico) e il Movimento 5 Stelle. Di fronte alle sanzioni antidissidenti è intervenuto il vice segretario del Pd, che ha chiesto subito una legge per garantire la democrazia interna ai partiti.

I 5 Stelle hanno risposto parlando di 'fascismo renziano', ma Guerini ha risposto tirando in ballo l'articolo 49 della Costituzione. Lo scontro potrebbe diventare ancora più acceso nel corso delle prossime ore, nel caso vi terremo prontamente aggiornati.