Si fa sempre più delicata la posizione di Federica Guidi, l'ex ministro dello Sviluppo economico costretta alle dimissioni dall'inchiesta sullo scandalo delle estrazioni petrolifere in Basilicata. Secondo quanto emerso dai verbali, in una telefonata con il compagno imprenditore petrolifero Gianluca Gemelli (indagato dalla procura di Potenza) Guidi è scoppiata in lacrime quando si è accorta che il fidanzato stava approfittando del suo ruolo di ministro per altri interessi. “Mi stai utilizzando”, gli dice in una telefonata intercettata dalla Squadra mobile a luglio 2014, alcuni mesi prima dell'emendamento per Tempa Rossa.
L’ipotesi è che Gemelli sfruttasse a suo vantaggio la relazione con il ministro per eliminare ogni ostacolo all’operazione Tempa Rossa, gestita dalla Total, per guadagnare 2 milioni e mezzo di subappalti.
L'ex ministro dai pm il 7 aprile
Guidi, che non è indagata, verrà ascoltata dagli inquirenti giovedì 7 aprile a Potenza. Intanto ha preso le distanze dal compagno: chi ha parlato con l'ex ministro ha riferito all'Ansa che Guidi non ha mai convissuto con Gemelli (padre di suo figlio) con il quale non ha interessi comuni e nemmeno conti cointestati.