Giungono cattive notizie per Matteo Renzi e il Partito Democratico. Ciò che fino a qualche tempo fa sembra essere difficile da vedere si è realizzato. Il Movimento 5 Stelle è primo partito in Italia, questo è quanto emerso dai Sondaggi politici di EMG di questa settimana. L’istituto ha effettuato una nuova rilevazione per il TG La7, che mostra appunto il sorpasso. Gli spunti su cui discutere sono molteplici e si va dalla crisi della Lega Nord ai dati sul referendum costituzionale atteso ad ottobre. Il Premier ha di che preoccuparsi in questo caso, visto che i ‘NO’ sono in vantaggio stando alle percentuali di Winpoll per Huffington Post.
A seguire vi illustreremo tutti i dettagli sulle intenzioni di voto per questa parte conclusiva di giugno.
EMG: sorpasso del M5S sul PD, stabile Forza Italia
L’istituto di ricerche evidenzia la crescita del M5S, che compie un ulteriore balzo in avanti, scavalcando il PD e staccandolo di mezzo punto percentuale. I grillini conquistano il 2,6% rispetto alla volta scorsa, issandosi al 31,7%. Per la prima volta nella loro storia i pentastellati sono in testa e il partito di Governo trema; quest’ultimo scende al 31,2%, perdendo lo 0,2%. La terza forza politica del Paese rimane Lega Nord, anche se il partito di Matteo Salvini sembra essere in declino; si registra un calo dell’1%, che lo porta al 12,4%.
Rimane stabile Forza Italia (11,7%), mentre Fratelli d’Italia si attesta al 4,3%, con una flessione dello 0,2%. Decisamente peggio va a Sinistra Italiana (-0,5%), che si trova al 3,4% ed ora dovrà guardarsi le spalle da Nuovo Centrodestra, che grazie all’incremento dello 0,2% sale al 3,3%. Infine ci sono gli altri al 2%, con una perdita dello 0,9%.
Un eventuale ballottaggio alla Camera, vedrebbe il Movimento 5 Stelle spuntarla sul Partito Democratico (52,9% vs 47,1%).
Passiamo ora alla questione legata al referendum costituzionale che chiamerà in causa gli italiani il prossimo autunno. Gli ultimi sondaggi vedono poco avanti i ‘SÌ’ (29,3%) rispetto ai ‘NO’ (29%), ma questi ultimi hanno rosicchiato l’1,1% in una settimana appena; tanti ancora gli indecisi (41,7%), ma un dato che preoccupa è l’astensione (41,9%).
Un po’ diverso l’esito della rilevazione di Winpoll, dove i ‘NO’ sono davanti (54%) ai ‘SÌ’ (46%). In questo caso, riguardo all’affluenza alle urne, soltanto il 48% degli intervistati ha dichiarato che si recherà a votare, mentre il 29% non vi andrà sicuramente ed il 23% è ancora in forse. Percentuali preoccupanti per Matteo Renzi e tutto l’Esecutivo. Vi invitiamo a seguirci per ricevere aggiornamenti sulle intenzioni di voto ai partiti, cliccando sul tasto in alto.