Corrado Figura annuncia battaglia sui tagli decisi dalla Regione all'indomani delle amministrative all'ospedale Trigona di Noto. L'opposizione chiederà un consiglio comunale aperto e il ricorso del sindaco contro il decreto Gucciardi, che trasferisce ginecologia, ostetricia, pronto soccorso, pediatria e ortopedia nella vicina Avola. Questo quanto emerge al termine dell'affollata conferenza stampa che ha avuto luogo ieri pomeriggio in via Cavour, dove l'opposizione consiliare ha individuato il proprio quartier generale.

Tutti presenti alla conferenza stampa

Presenti tutti i principali protagonisti della campagna elettorale a sostegno del leader della coalizione "Noto Bene Comune": i tre consiglieri comunali Pietro Rosa, Giovanni Ferrero e Gianfranco Pintaldi, gli assessori designati da Corrado Figura, Giuseppe Catania, Concita Gallo, Giovanni Zaccone e Massimo Prado, la leader di "Noto Libera" Rosa Bologna, il dottor Enzo Adamo, capo storico del movimento a difesa dell'ospedale di Noto e della sanità della zona sud della provincia, il dottor Adriano Formica, esperto in materia e vicino alla formazione politica "Netini in movimento", molti dei candidati al Consiglio comunale alle scorse elezioni amministrative.

Le responsabilità della passata Amministrazione

Il riferimento al voto del 18 giugno è obbligatorio. InfattiCorrado Figura, nel suo excursus sulla gestazione del decreto Gucciardi, ha sottolineato più volte e ha chiarito come la firma dell'attuale sindaco di Noto alla conferenza dei servizi che ha preceduto il decreto nei mesi scorsi, sia stata l'atto propedeutico per i numerosi tagli che il Trigona ha subito, e che solo un'Amministrazione diversa da quella uscente avrebbe potuto con autorità e autorevolezza mettere in discussione prima che uscisse il decreto regionale, che rappresenta una sonora sconfitta per la tutela del diritto alla salute dei cittadini di Noto.

Invertire la rotta con l'Amministrazione attuale è più difficile, ma non impossibile - afferma il leader dell'opposizione - perché "Noto Bene Comune" farà sentire la sua voce e, come detto, chiederà di procedere al ricorso amministrativo.