L'Amministrazione comunale precedente fu a Solarino capace di portare sul territorio finanziamenti importanti sul piano delle opere pubbliche a servizio della comunità locale. Tra questi, figura - nell'ambito del programma PO FESR 2007-2013 - il progetto di ampliamento della villa comunale, di fatto finanziato tra Unione Europea, Stato e Regione per circa due milioni e mezzo di euro. Una cifra importante per una piccola comunità locale come Solarino per poter offrire ai propri concittadini un innalzamento significativo della qualità della vita dal punto di vista dei servizi ludico-ricreativi.
Mancanza di percorsi a servizio dei giochi
La gestione di questo denaro pubblico e la realizzazione dell'opera è andata tuttavia in capo all'Amministrazione attuale, che - questa è la critica del combattivo consigliere di opposizione Michele Gianni - ha maldestramente seguito i lavori, al punto da consegnare in fretta e furia lo scorso 30 maggio alla comunità locale un'opera pubblica al di sotto delle aspettativa dei solarinesi, soprattutto dei più piccoli. Infatti, l'area di accesso ai giochi non prevede alcun tappetino gommato, ma direttamente della terra, che spesso nasconde pietrisco e piccoli detriti, per cui notevoli sono state le lamentele dei genitori.
Mancanza di un'area di ristoro
Michele Gianni insiste anche sul fatto che il frettoloso atteggiamento dell'Amministrazione comunale abbia costretto il Consiglio comunale a rincorrere sul piano della gestione dell'area di ristoro, con l'approvazione di un regolamento per un bando pubblico, che di fatto il Comune non ha ancora realizzato né quindi ha affidato il servizio.
Chi va alla villa comunale sotto il sole cocente del pomeriggio deve attrezzarsi da casa per poter usufruire di qualche bibita che porti refrigerio per sé e per i propri figli. Una situazione indecoroso che ha spinto Gianni ad intervenire a tutela dei diritti dei bambini e delle famiglie della propria comunità, come riportato ampiamente in queste ore da gran parte della stampa locale cartacea e on line.