Secondo gli ultimi Sondaggi politici elettorali, il boom del M5S porterebbe il partito a vincere le elezioni. Il Movimento 5 Stelle è infatti il primo partito del Paese senza far parte di una coalizione e, se oggi si andasse al ballottaggio, nemmeno il PD avrebbe scampo. Dal 1 luglio 2016 è infatti in vigore l'Italicum e se oggi si andasse a votare i favoriti sarebbero proprio il M5S e PD, anche se in realtà nel secondo turno la sfida sarebbe aperta anche al listone del Centrodestra, che quasi eguaglia il PD e il Movimento 5 Stelle. Per quanto concerne le intenzioni di voto al primo turno, i gli ultimi sondaggi politici elettorali condotti da EMG per Tg La7 hanno registrato una diminuzione dei consensi per il PD, ma anche per il M5S, con conseguente recupero dei partiti del Centrodestra quali Forza Italia e Lega Nord, anche per via dell'effetto Brexit.
Sondaggi politici: secondo turno e ballottaggio
Secondo sempre gli ultimi sondaggi politici elettorali, il gap tra M5S e PD al ballottaggio sarebbe notevole. Se prima si giocava quasi alla pari, ora i pentastellati sarebbero avanti di ben 10 punti percentuale sul PD, arrivando al 54,6%, mentre il Partito Democratico si fermerebbe al 45,4%. Il M5S vincerebbe anche in caso di confronto con la coalizione del Centrodestra, anche se quest'ultima in recupero. Il M5S registrerebbe un 55,2%, mentre il Centrodestra si fermerebbe al 44,8%. Il testa a testa si incontrerebbe quindi solamente tra PD e Centrodestra, con il primo al 51,2% e con il secondo al 48,8%.
Sono in molti ad auspicare un'alleanza tra Centrodestra e M5S ma contemporaneamente Renzi prima di ottobre pare abbia intenzione di impugnare l'arma dell'Italicum per effettuare una modifica al fine di ricompattare la maggioranza del Governo e PD.
Il Tribunale di Torino, però, haammesso il ricorso di diciotto cittadini contro l'Italicum inviandolo alla Corte costituzionale. Le due eccezioni ammesse sulle tredici richieste riguardano le liste bloccate e il premio di maggioranza all'esito del ballottaggio. E si deciderà il 4 ottobre, prima del referendum costituzionale.
In pratica, secondo quanto si legge nell'ordinanza, nella attuale legge elettorale, nota come 'Italicum', esiste il divieto di coalizioni o di apparentamenti fra liste al secondo turno, una scelta "irrazionale" perché "renderebbe il voto espresso nel ballottaggio eccessivamente sbilanciato", andando a favorire il "valore della governabilità" a scapito del "valore di rilievo costituzionale della rappresentatività del voto".