Bruxelles 15 settembre. Il Parlamentoboccia la proposta presentata dalla Commissione europea per l’assegnazione di 54.000 posti ai rifugiati siriani provenienti dalla Turchia. Il motivo, spiegano i deputati, è di tutelare gli stati membri, in particolare Italia e Grecia impegnate in primis nel fronte immigrazioni e, allo stesso tempo, scoraggiare gli arrivi irregolari, aprendo vie legali per entrare in UE. La proposta è stata bocciata con 430 voti favorevoli, 131 contrari e 50 astenuti. Sebbene lo scorso marzo si fosse raggiunto un accordo tra i leader Turchi e l’UE, questi posti erano già stati assegnati agli immigrati giunti nelle nostre coste e nei paesi limitrofi.
Ska Keller, portavoce della commissione parlamentare mista UE-Turchia, ha sottolineato l’importanza di accogliere e ricollocare gli immigrati come strumento di solidarietà. La soluzione sembra essere semplice: i paesi che ancora non hanno nessun rifugiato devono attivarsi in tempi brevi per aiutare i paesi che ne hanno troppi. La Keller continua spiegando che:“Il regime di trasferimento intra-UE non deve essere confuso con quello della ricollocazione che riguarda un Paese non UE, il reinsediamento non deve avvenire a scapito della ricollocazione”.
I deputati sottolineano che nonostante gli impegni presi, al giorno d’oggi solamente una piccola percentuale è stata correttamente collocata e dei 120.000 posti promessi in base alle capacità di ogni singolo paese nemmeno un terzo è stato utilizzato.
Altri sbarchi in Italia
Intanto la situazione in Italia continua ad essere preoccupante. Durante il pomeriggio del 14 settembre la Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma ha diretto l’operazione congiunta di una Nave Bersagliere della Marina Militare Italiana, la nave Topaz Responder della ONG MOAS e l’unità militare irlandese James Joyce per salvare circa 650 immigrati.
Ci sono volute 6 diverse operazioni per recuperare tutti gli uomini, donne e bambini costipati in 5 gommoni e 1 barchino. Inizialmente è stata reperita in mare una sola vittima ma l’ufficio stampa della Guardia Costiera ieri sera ha annunciato che il bilancio dei morti è salito a 5 dimostrando ancora una volta l’urgenza di intervento comunitario. Per altre notizie su politica e immigrazione cliccate Segui in alto a destra.